Bagarre al consiglio comunale di Maletto

Venerdì 24 maggio si è tenuto il consiglio comunale al Comune di Maletto, convocato in seduta straordinaria. Tra gli ordini del giorno la decadenza dei consiglieri comunali d'opposizione.

Bagarre al consiglio comunale di Maletto


 

“Povera patria, schiacciata dagli abusi di potere”

cantava così Franco Battiato con un testo di denuncia alla malapolitica in un periodo importante e pieno d'ombre.

Era il 1992 quando ha vinto il miglior disco dell'anno ed era l'anno dell'inchiesta “Mani Pulite” che sconvolse tutti gli equilibri politici della Prima Repubblica portando a galla il malaffare e la corruzione che esisteva ai tempi. Lontani sì quei tempi ma solo dal punto di vista prettamente numerico perché ci ritroviamo ancora oggi a riviverli in quasi tutte le regioni e alcune tra le più grandi città d'Italia.

Ed è in questo contesto che si gioca una partita politica abbastanza importante per il comune di Maletto, piccolo Paese ai piedi dell'Etna in provincia di Catania in cui si ha un sindaco “reo-confesso” di un giro di corruzione atto a ricevere successivi aiuti in gare d'appalto, almeno ha confessato così a pm e guardia di finanza tra l'ottobre e il novembre 2022. L'inchiesta che lo vede coinvolto, quella relativa al torrente “Bisconte-Catarratti” a Messina, è uscita a galla a metà marzo di quest'anno e da allora i consiglieri comunali d'opposizione hanno iniziato una protesta politica inviando una lettera in cui affermano di non presentarsi più al consiglio comunale

“almeno fino al ripristino della legalità”.

Da allora ci sono stati 2 consigli comunali nella quale non si sono presentati, in virtù di questa protesta politica, con un terzo convocato per venerdì 24 maggio 2024. Inizia il consiglio, come era abbastanza ovvio, in maniera tesa e dopo la votazione di alcuni punti all'ordine del giorno si arriva al voto della decadenza dei consiglieri comunali di opposizione.

Si inizia dal consigliere Cutraro Vincenzo che dopo un giro di intervento, dai toni accesi, di diversi consiglieri la Presidente del Consiglio comunale si ritrova costretta a sospendere i lavori per una discussione accesa tra il numeroso pubblico presente.

Dopo l'intervento dei carabinieri e di alcuni agenti di Polizia si è ripristinato l'ordine e il consiglio è partito nuovamente. Si vota la decadenza del consigliere e lo stesso lascia l'aula. Da lì, prima di passare alle prossime votazioni, i consiglieri d'opposizione fanno presente al segretario comunale che il consiglio non può più andare avanti in quanto manchi il plenum: per il segretario è legittimo e si procede con i lavori.

Si passa alla votazione della decadenza del consigliere De Luca Giuseppe il quale effettua un intervento dai toni accesi ed inizia una bagarre con il pubblico. Nuovamente la Presidente del Consiglio comunale si trova costretta a sospendere la seduta ed è servito nuovamente l'intervento dei carabinieri per placare gli animi.

La seduta riprende e i consiglieri d'opposizione rimasti, De Luca Giuseppe, Foti Maria e Saitta Luca decidono di abbandonare l'aula in quanto non si stiano svolgendo i lavori all'insegna della legalità. La seduta continua con i vari interventi e votazione all'unanimità dei punti rimasti di decadenza dei consiglieri d'opposizione. Vengono rinviati al prossimo consiglio i punti relativi al giuramento, esami delle condizioni di candidabilità ed esame eventuali condizioni di incompatibilità dei Consiglieri Comunali subentrati.

Tra i diversi fatti contestati dall'opposizione abbiamo la procedura illegittima e che le giustificazioni presentate per le assenze sono state contestate con motivazioni fuorvianti, entrando in aspetti non di loro competenza. Inoltre c'è pure la non lettura di una nota da parte dell'Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana la quale scriveva, a seguito di una richiesta di intervento urgente dei consiglieri d'opposizione

“in merito all'attivazione nei loro confronti della procedura di decadenza dalla carica di consiglieri comunali”.

La nota, inviata al Presidente del Consiglio Comunale, al Segretario Comunale, al Sindaco e ai Consiglieri comunali del Comune di Maletto il 22 maggio 2024, citando di volta in volta diversi articoli di riferimento e sentenze del Consiglio di Stato, sollecita diversi dubbi in materia di svolgimento dello stesso consiglio.

“Si osserva preliminarmente che l'istituto della decadenza per mancata partecipazione alle sedute demanda allo statuto comunale l'individuazione delle specifiche cause e le relative procedure, 'garantendo il diritto del consigliere a far valere le cause giustificate'. Quindi allo statuto dell'ente viene affidato il compito di disciplinare la procedura di verifica della condotta del consigliere comunale nell'ipotesi di una sua reiterata assenza alle sedute assembleari. Pertanto il Consiglio comunale nell'esaminare le cause di decadenza, deve attenersi ai criteri di restrittività ed stremo rigore, criteri laddove sia in gioco una carica pubblica elettiva.”

Ed ancora:

“secondo la costante giurisprudenza, la decadenza si tradurrebbe in una alterazione della rappresentanza quale emersa dal voto popolare. Per tale motivo gli aspetti garantistici della procedura devono essere valutati con la massima attenzione anche per evitare un uso distorto dell'istituto come strumento di discriminazione nei confronti delle minoranze.”

Continua

“Appare peraltro irrituale che nell'O.d.g. del Consiglio comunale convocato siano stati inseriti oltre ai punti relativi all'eventuale decadenza dei consiglieri comunali M. Foti, G. De Luca, L. Saitta e V. Cutraro, anche la surroga dei consiglieri comunali decaduti ed il giuramento dei consiglieri subentranti, dando per scontato che il procedimento avviato nei loro confronti debba concludersi con la decadenza degli stessi.” Per ultimo “Si invita a comunicare tempestivamente, stante l'imminente seduta di Consiglio comunalegià convocato per il giorno 24 c.m., quali iniziative sono state o s'intendono intraprendere al riguardo”.

editor fotografico in copertina a cura di Antonino Schilirò

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