“Bibliografia del Gran Sasso”, il racconto della storia della montagna abruzzese

A Vasto la presentazione del libro alla presenza dell'autrice Lina Ranalli.

“Bibliografia del Gran Sasso”, il racconto della storia della montagna abruzzese


Bellezza e ricchezza sono tra le parole che più suscitano i paesaggi e la natura d’Abruzzo. Mozzafiato e che incantano. Sulle rive dei nostri mari, scrutando l’orizzonte, o fermandosi in cima alla Maiella o al Gran Sasso la bellezza può rapire il cuore e incantare l’animo. Mari e monti si incontrano, da spiagge stupende è possibile vedere le cime dei monti e dalle sommità più alte può capitare di poter guardare il mare.

 

Sono bellezze ed incanto del momento, di oggi, che giungono come improvvise poesie nelle giornate, ma che possono raccontarci tanto. Le hanno guardate i nostri nonni, i nonni dei nostri nonni e innumerevoli generazioni. Sono stati luoghi di comunità e testimoni silenti di vicende storiche, di epoche che sono sorte e tramontate. Ogni angolo d’Abruzzo racconta storia, custodisce vestigia di epoche lontane, è un libro aperto della Storia e di storie pronto ad essere aperto.

 

A pochi passi da un belvedere straordinario, che si affaccia su una spiaggia incantevole e su un mare in cui raggi del sole e della luna danzano sulle onde del mare regalandoci momenti di poesia, tutto questo verrà riassunto in un pomeriggio d’Aprile. La montagna abbraccerà il mare, a pochi passi dal mare verrà aperto il libro di una delle montagne simbolo d’Abruzzo. Un pomeriggio di poesia, una piccola grande magia del nostro territorio che si realizzerà nella Libreria Vasto. Resa possibile grazie alla giornalista Novella Di Paolo che modererà l’incontro con il prof. Massimo Pecci -  glaciologo di fama internazionale, responsabile da 30 anni del monitoraggio del Ghiacciaio del Calderone per conto del Comitato Glaciologico Italiano – e don Domenico Spagnoli – Parroco Santa Maria Maggiore – per la presentazione del libro “Bibliografia del Gran Sasso”. Sarà presente l’autrice Lina Ranalli. Appuntamento venerdì 19 aprile alle ore 18 presso la Libreria Vasto in via Camillo Benso Conte di Cavour 5 a Vasto.

 

«Non è il sole che scioglie i ghiacci. Quelli sono perenni. O meglio così furono per millenni. Ora non più. Il loro pianto si sente anche in pieno inverno in un gocciolare eterno. Fino alla primavera quando viene coperto dal suono del battito delle ali di mille monarcheracconta con profonde e poetiche parole Novella Di Paolo - lasciamo allora che facciano pace il mare e il monte, perché senza l'uno non v'è l'altro. Venite a vederli abbracciarsi. E per una volta sarà lecito a tutti sciogliersi».

 

 

 

IL LIBRO
L'opera di Lina Ranalli raccoglie le schede commentate di 3.226 pubblicazioni per uno sviluppo cronologico che va dal 1576 al 2023, ben 447 anni di storie, racconti e resoconti sul Gran Sasso d'Italia, tra scienza e letteratura, esplorazione e tradizioni, natura e cultura: una sorta di grande racconto dei racconti della montagna più alta e amata degli Appennini.
Il volume è impreziosito dalla lucida prefazione di Luigi Ponziani e dal ricco contributo di Fausto Eugeni.
Dalla prefazione dello storico Ponziani: «Il Fiscellus Mons dei romani, la montagna ombelico d’Italia, ha da sempre attratto l’attenzione e la curiosità di viaggiatori, letterati, scienziati che in esso hanno trovato un luogo tra i più suggestivi e degni della massima considerazione: dal XVI secolo fino ai giorni nostri questa montagna e le sue propaggini hanno conosciuto un crescente interesse cosicché oggi l’Autrice di questo prezioso repertorio bibliografico mette a disposizione una messe di informazioni che, nelle dimensioni e nella profondità variabile delle notazioni bibliografiche, restituisce una ricchezza conoscitiva che non ha pari.
Le note di contenuto che accompagnano le singole citazioni sono altresì un vademecum, una chiave ulteriore di lettura, capace di orientare il più esigente dei lettori.
Dalla prima ascesa di Francesco De Marchi nel 1573 al traforo autostradale del Gran Sasso con i gravi dissesti idrogeologici che ne sono derivati; dalla nascita nelle viscere della montagna dei Laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare alla istituzione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si susseguono le indicazioni bibliografiche che diventano preziose tessere di un mosaico conoscitivo che finalmente trova organizzazione e coronamento».