Carceri, vitto e sopravvitto bocciati ma rimarranno immutati?

Il pesante interrogativo è stato posto in un recente articolo di Nello Trocchia su Domani dopo i pronunciamenti di Consiglio di Stato e Corte dei Conti. Riproponiamo la videointervista con Voci di Dentro in cui è stata raccontata anche la loro inchiesta giornalistica su vitto e sopravvitto nei penitenziari italiani.

«Consiglio di stato e Corte dei conti hanno bloccato una procedura di assegnazione, in piedi da decenni, che favoriva i privati e puniva i detenuti» ma «quello del cibo in carcere rischia di essere ancora un affare per pochi» è la denuncia del giornalista d’inchiesta Nello Trocchia su Domani lo scorso 30 dicembre. Già nel settembre dell’anno scorso il quotidiano aveva documentato «i costi esorbitanti dei prodotti che i detenuti hanno la possibilità di comprare (sopravvitto) integrando il vitto distribuito dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria», caso sollevato sul carcere romano di Rebibbia. La Corte dei Conti, e in precedenza era intervenuto il Consiglio di Stato, ha bocciato la gara per l’appalto relativo a vitto e sopravvitto nei penitenziari indetto dalla Regione Lazio.

Dopo questa pronuncia erano state annullate le gare in tutta Italia. «Ma la base d'asta resta molto bassa, le imprese sono sempre le stesse» sottolinea Trocchia.

 

«Dal Dipartimento – dell’amministrazione penitenziaria - fanno sapere che di certo la giustizia amministrativa e contabile hanno dato uno scossone al sistema, ma dall'eliminazione della segretezza delle gare è iniziato un nuovo corso – si conclude l’articolo - Le prime gare ponte del sopravvitto, in Calabria, sono andate alla grande distribuzione rompendo il monopolio che, invece, persiste nel segmento del vitto premiando sempre le solite dieci imprese. Imprese, già riunite in un'associazione, che da decenni si dividono l'affare milionario e che ora fanno ricorsi sulle assegnazioni perché vogliono bloccare quello che sembra l'inizio della fine del grande scandalo del carrello, tollerato per decenni dallo stato».

 

La gestione di vitto e sopravvitto nelle carceri, e la situazione sconcertante radicatasi negli anni, è stata al centro di un’inchiesta di Claudio Tucci pubblicata sul numero 40 della rivista Voci di Dentro. Nell’inchiesta viene riportata la notizia della pronuncia della Corte dei Conti e le dichiarazioni della garante regionale dei detenuti del Lazio Gabriella Stramaccioni. Partendo dalla situazione nelle cucine del carcere di Chieti Tucci ha documentato e denunciato le condizioni del cibo, i profili di illegittimità rilevati anche dalla magistratura, il livello dei «pasti scadenti» forniti a basso prezzo ma con le ditte che recuperano guadagni con il sopravvitto e come con «prezzi maggiorati e niente sconti» il «cibo diventa un lusso». È possibile leggere integralmente i quattro articoli dell’inchiesta di Claudio Tucci, pubblicati da pagina 18 a pagina 23 del numero della rivista, qui https://ita.calameo.com/read/000342154ac3e0f5b98ad  Dopo l’inchiesta di Nello Trocchia su Domani, che torna ad accendere i riflettori su questa sconcertante realtà nella gestione delle carceri, e convinti che denunce importanti come queste devono sempre costantemente essere proposte e riproposte – come interesse reale di denuncia e non solo parole di un mattino – riproponiamo con questo articolo la videointervista a Claudio Tucci, al direttore di Voci di Dentro Francesco Lo Piccolo e ad Antonella La Morgia (collaboratrice della rivista e comoderatrice con Tucci di un importante convegno lo scorso 25 ottobre) in cui hanno condiviso denunce e riflessioni sul mondo carcerario e ci hanno raccontato l’inchiesta su vitto e sopravvitto.

WORDNEWS.IT © Riproduzione vietata

LEGGI ANCHE

L’attuale società produce scarto e sofferenza

VOCI DI DENTRO/Riflessioni e testimonianze su un mondo troppo spesso poco e male conosciuto.

 

https://www.wordnews.it/lattuale-societa-produce-scarto-e-sofferenza