Criminalità: il pugno duro dello Stato

Pugno duro dello Stato nel contrasto al business illegale delle occupazioni abusive delle case popolari. Dopo il Parco Verde a Caivano ora si prosegue, per decenni la camorra ha gestito le occupazioni abusive togliendo un diritto alle famiglie oneste, costrette a subire la violenza e la prevaricazione dei clan 

Criminalità: il pugno duro dello Stato


Un sequestro preventivo a 16 persone ritenute occupanti abusivi di 17 immobili all’interno del plesso di edilizia pubblica denominato “Rione San Francesco” meglio conosciuto come “Rione Amicizia” nel quartiere San Carlo all’Arena, in particolare in Via Filippo Maria Briganti e vie limitrofe.
 
Nell’ambito di un’attività di monitoraggio dell’immobile, che rientra in quelli di edilizia residenziale di proprietà dell’Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale – A.C.E.R., ed è costituito da 566 appartamenti divisi in 21 isolati dei quali 12 saranno oggetto degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa Resilienza (PNRR) per essere riqualificati, ha destato particolare attenzione l’isolato 12, ubicato alla via L.Giusso n.17 - traversa di via Filippo Maria Briganti - che è occupato da nuclei familiari riferibili alla famiglia criminale Contini/Bosti, legata alla più vasta organizzazione criminale denominata “Alleanza di Secondigliano”.

Significative le nuove direttive imposte dal Prefetto di Napoli Michele Di Bari che, dal suo insediamento, ha dato dimostrazione di voler ristabilire la legalità negli insediamenti popolare iniziando dallo sfrattare chi per decenni ha usufruito illecitamente di un alloggio popolare e in molti casi sono famiglie di clan di camorra.