Dov'è la giustizia in questo Paese?

GIULIO REGENI. 25 gennaio 2016-25 gennaio 2021: sono passati 6 anni dal rapimento e dalla morte del giovane ricercatore italiano. Oggi non ci sono ancora i responsabili per questo omicidio.

Dov'è la giustizia in questo Paese?

Sono passati sei anni dal rapimento e dalla morte violenta di Giulio Regeni. Solo tante parole e tante promesse hanno contraddistinto questi 2.190 giorni. "Ci siamo", "faremo", "diremo". Un italiano è stato ucciso in Egitto, dagli apparati di quel Paese. E dalle nostre Istituzioni solo promesse da marinario.

Si sono succeduti governi, ministri e funzionari in questa povera Italia (martoriata da una classe dirigente indegna) e cosa è cambiato? Nulla.

Giulio è morto e la giustizia non è ancora arrivata. 

Sono nobili le parole del Presidente della Camera. Ma il cuore, un organo necessario, non basta più. Serve concretezza, servono fatti.

La "sinergia fra le istituzioni" non ha portato a nulla. Ma dov'è questa sinergia?

Questo Paese ha paura di "contrastare" l'Egitto? Di perdere i suoi affari in quella terra magnifica? Quali sono i legami, quali sono gli affari, quali sono gli interessi? 

La famiglia di Giulio Regeni e tutte le persone perbene vogliono i risultati. Basta con gli annunci, basta con le frasi di circostanza.

C'è bisogno di Verità e di Giustizia.

E, in questo Paese, queste due paroline (vedi fatti di mafia, stragi, omissioni, strategie della tensione, trattative), tardano ad arrivare.

 

VERITA' PER GILUIO REGENI, la campagna di Amnesty  

Lo striscione giallo “Verità per Giulio Regeni” ha fatto il giro del mondo. Insieme a La Repubblica da febbraio 2016 abbiamo lanciato una campagna per non permettere che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato, per essere catalogato tra le tante “inchieste in corso” o peggio, per essere collocato nel passato da una “versione ufficiale” del governo del Cairo.

Qualsiasi esito distante da una verità accertata e riconosciuta in modo indipendente, da raggiungere anche col prezioso contributo delle donne e degli uomini che in Egitto provano ancora a occuparsi di diritti umani, nonostante la forte repressione cui sono sottoposti, dev’essere respinto.

Verità per Giulio Regeni” è diventata la richiesta di tanti enti locali, dei principali comuni italiani, delle università e di altri luoghi di cultura del nostro paese che hanno esposto questo striscione, o comunque un simbolo che chieda a tutti l’impegno per avere la verità sulla morte di Giulio.

 

Per comunicare la propria adesione (inviando una foto dello striscione esposto) è possibile inviare un’email a: action@amnesty.it 

 

LEGGI ANCHE:

“Giulio fa cose” – Un libro in risposta alla scomparsa di Giulio Regeni

Mancanza di fermezza e dignità

Nell'Egitto di al-Sisi gli aquiloni si sono rotti

Perché non bisogna scomodare l'Egitto

 

Diritti umani: la vergogna europea