Educare
L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Sconsolato mi guardo attorno e constato che forse vi sono pochi educatori, e per tale ragione pochi adulti. Se la realtà è questa, inutile chiedersi perché il popolo italiano sia messo così male, e perchè esprima una classe politica per larga parte indegna.»
La qualità della nostra vita è legata ad un verbo: educare. Deriva dal latino "edúcere", "ex-dúcere", che vuol dire trarre fuori, far uscire. Fare uscire dal buio della coscienza, liberando dagli steccati interiori che sovente imprigionano, rendendoli miopi, il cuore e la mente. Indica un insieme di processi volti a favorire ed orientare la crescita della persona dal punto di vista morale ed intellettuale.
È un percorso che inizia, e non sempre, in famiglia; e continua, e non sempre, a scuola. Lo scopo è dare contenuto e consistenza alla evoluzione di ciascuno, al progressivo divenire persona adulta. E si è adulti quando diventiamo responsabili ed autonomi.
Responsabili di fronte agli impegni assunti, fedeli alla parola data, capaci di realizzare ciò che si promette.
Autonomi in quanto liberi, né ribelli sterili né obbedienti formalisti.
Dotati di una identità profonda, costruita su valori alti e forti. Due caratteristiche sono essenziali affinché ciò si realizzi: coerenza ed intransigenza. Il metodo per realizzare simile percorso educativo deve necessariamente essere non violento e non repressivo. All'interno di un rapporto empatico e di profondo rispetto. Solo così si diventa veramente adulti.
Sconsolato mi guardo attorno e constato che forse vi sono pochi educatori, e per tale ragione pochi adulti. Se la realtà è questa, inutile chiedersi perché il popolo italiano sia messo così male, e perchè esprima una classe politica per larga parte indegna. Allora, il cambiamento, quello vero, deve cominciare dalla nascita, educando a diventare persone e cittadini adulti.
"Funditus", si dice in latino.