Fenomenologia dei… mostri

Chi si adopera per attuare idee di violenza, disegni imperialisti di sopraffazione e sterminio, si espone al giudizio della Storia che non esita a definirlo  “mostro”. 

Fenomenologia dei… mostri

Esistono talvolta responsabilità complesse, difficili da definire, che non possono essere inquadrate in schemi spiegabili razionalmente. Esistono fatti che attengono a concetti ampi di responsabilità (anche politica, morale, etica) quasi impossibili da comprendere. 

In aggiunta alle responsabilità dirette (che si ricollegano a determinate condotte criminali) non vanno mai trascurate quelle conseguenti al procedimento di formazione ideologica che spinge a motivare e realizzare le azioni stesse. 

Chi si adopera per attuare idee di violenza, disegni imperialisti di sopraffazione e sterminio, si espone al giudizio della Storia che non esita a definirlo  “mostro”. 

Il crollo del muro di Berlino segnò il crollo delle contrapposizioni tra due concezioni ideologiche, tra diversi modi di intendere la vita e la società. 

Fu l’inno alla pace, la riscoperta dei valori di libertà presenti in tutta l’umanità. 

Fu l’inno alla certezza che il futuro avrebbe riservato all’uomo un’epoca in cui si sarebbe veramente potuto parlare di giustizia, di realizzazione dei diritti, di una causa comune mondiale, fondata su una nuova e più equa redistribuzione del benessere sociale. 

Dove sono andate a deragliare quelle coscienze che lottarono per abbattere quel muro? Sepolto nelle memorie (sterilizzate da cervelli fritti nel mix dell’edonismo tecnologico fine a se stesso e dell’analfabetismo sentimental-culturale), il clima di tensione che aveva condizionato i primi quarant’anni post bellici si ergono oggi nuovi e vecchi spettri, definiti a seconda dei casi razzismo, nazismo, terrorismo, xenofobia e riaffiorano i…mostri.