La ludopatia spopola tra i giovani dentro ai massimi livelli sportivi

Tanti giovani di oggi più o meno noti, a causa della noia e dall'avere tutto e subito, si buttano sempre più nelle trasgressioni.

La ludopatia spopola tra i giovani dentro ai massimi livelli sportivi

Troppo facile giudicare e commentare sulla vicenda che riguarda i calciatori Fagioli, Tonali e Zaniolo. Quanto è semplice creare lo sfottò essendo questi giocatori che militano o hanno militato nelle squadre migliori d'Italia?

Ma talvolta, dietro i leoni da tastiera che pensano ad opporsi solo per partito preso, c’è una realtà molto più seria e critica, che chiede empatia.

La storia è semplice e complessa allo stesso tempo.
Dei giovani calciatori coinvolti in un giro di scommesse illegali non si sono trovati in questo tunnel per gioco o per il brivido della puntata, ma perché sono malati, ludopatici, e per chi non lo sapesse, la ludopatia è una grande e brutta bestia che ti divora dentro, anche quando puoi essere ricco, famoso, in ascesa nello sport più seguito al mondo, anche quando hai 22-24 anni e sembri essere già arrivato.

Chi alimenta il gossip e fa sciacallaggio, insieme a quelli che giudicano questi tristissimi episodi, solo per convee o stereotipi secondo cui il giocatore ricco, giovane e famoso , di cui i soldi, le belle ragazze, la bella casa e la bella macchina, sono ingredienti abbastanza soddisfacenti per non buttarsi su certi eccessi e di conseguenza dovrebbero solo vergognarsi, sono giudizi troppo severi ed affrettati.

Occorre fare uno sforzo più grande dello sproloquiare alle spalle, essere più compassionevoli e ragionevoli, perché qui non si sta in curva ad incitare, qui non si gioca con un pallone, ma con la vita delle persone.

Al posto di questi ragazzi  potrebbe esserci chiunque, anche uno dei nostri figli, fratelli, amici, per questo è troppo riduttivo e semplice  il giudizio morale, lasciamo spazio a quello giudiziario, svolto da chi è competente in materia.

Bisogna fare nel proprio piccolo la giusta parte, quella che sostiene, protegge il più possibile, perché il mostro è lì, ed è difficile da cacciare.

Quello che passa nella testa di un giovane professionista, che ogni mese sul proprio conto corrente si trova accreditati centinaia di migliaia di euro, di sicuro non si sa , specialmente per quello che può comportare trovarsi, ad un'età così prematura, nella condizione di ottenere l'eccessiva esaltazione popolare per una scalata così veloce in cima alla notorietà.

Fagioli, Tonali e Zaniolo oggi, forse, consapevolmente questo lo sanno.

foto tratta dal Corriere del Sud