«La scuola che vorrei»

La fascinazione diventa innamoramento, e, come afferma Freud nel saggio 'Psicologia delle masse e analisi dell'Io': "Dallo stato di innamoramento all'ipnosi il passo è breve. La stessa umile sottomissione, la stessa arrendevolezza, la stessa assenza di senso critico nei confronti dell'ipnotizzatore come nei confronti dell'oggetto amato".

«La scuola che vorrei»
Foto di skeeze da Pixabay

È difficile, molto difficile, diventare adulti.

Innanzi tutto bisogna superare il complesso edipico, vale a dire la dipendenza materna che, nel profondo, fa restare bambini.
Il rapporto che si ha con la propria famiglia influisce sul futuro di ciascuno, sia sul piano personale che nel rapporto con gli altri e la società. Chi non conquista autonomia e indipendenza rimane sempre alla ricerca di una figura di riferimento alla quale legarsi acriticamente.

Il bisogno di sicurezza facilita il fenomeno della fascinazione, che a livello individuale induce a diventare seguaci di un qualche santone o guru, e sul piano politico di un capo che appare carismatico.

La fascinazione diventa innamoramento, e, come afferma Freud nel saggio 'Psicologia delle masse e analisi dell'Io': "Dallo stato di innamoramento all'ipnosi il passo è breve.
La stessa umile sottomissione, la stessa arrendevolezza, la stessa assenza di senso critico nei confronti dell'ipnotizzatore come nei confronti dell'oggetto amato".

Credo che tale meccanismo psicanalitico sia a fondamento di una dinamica politica sempre più diffusa. Non solo in Italia ma nel mondo intero.
Diventa insopprimibile il bisogno di essere guidati da qualcuno nel quale riporre assoluta fiducia, come da bambini la si riponeva nella propria madre.

È il complesso edipico che si estende oltre l'infanzia e pervade la vita collettiva.
Compito primario di ogni percorso formativo della persona è, pertanto, quello di liberarla dalla primitiva sottomissione, educandola ad uscire fuori dai tanti recinti che la tengono reclusa e suddita.
Questa è la scuola che vorrei!