La grande sceneggiata

La grande sceneggiata

Il controllo dell'informazione-formazione ci detta l'agenda sugli argomenti da trattare come più importanti, degli uomini e donne su cui concentrarci, sulle priorità che dobbiamo dare alle diverse cose della vita. Mai, come in questo periodo, si avverte la capacità che ha il sistema informativo di svuotare le menti.

La sensazione finale é quella di un vuoto a perdere. Tutto il sistema é concentrato per creare questo vuoto. Penso che non sia casuale ma segua una strategia ben precisa, dove la politica e la democrazia devono essere piegate a voleri di capitale e finanza. In pratica ci fanno giocare una grande sceneggiata per illuderci che possiamo decidere qualcosa e che la democrazia ancora esiste.

Quella che rimane assente é la politica con le vere priorità, da quelle ecologiche, demografiche e di distribuzione delle ricchezze. Questi tre argomenti sono tra loro interconnessi ed occorrerebbe una riflessione profonda di sistema per cercare risposte. Leggevo che l'attuale inflazione non dipende da un eccesso di moneta messa in circolazione ma da una scarsezza di beni prodotti dopo il covid. Agire, quindi, sulla moneta come stanno facendo, aumentando i tassi di interessi, non farebbe altro che aggravare il problema.

Quello che andrebbe fatto é un processo di deglobalizzazione e rilocalizzazione dei mercati per stimolare una domanda interna. 

Occorrerebbe mobilizzare il risparmio privato per opere importanti finalizzate al riassetto idrogeologico, patrimonio edilizio, sanità, stato sociale, ecc. Basterebbe emanare bot con interesse all1% per far si che una parte di quei 4300 miliardi di risparmio privato che abbiamo, potesse essere mobilizzato ed investito evitando di sottostare allo strozzinaggio della Bce. 

Ma queste sarebbero scelte che andrebbero contro capitale e finanza che continuano ad accumulare producendo denaro dal denaro. La politica di questo non ne parla ma ci vuole portare, quasi per caso, verso una guerra per il riassetto multipolare del sistema mondiale.

Le guerre scoppiano sempre per portare all'esterno problemi interni che non si riescono a risolvere.

Come diceva Eduardo: "Addà passà a nuttata", sperando che passi e che rimanga qualcosa.

Lucio Pastore 

 

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