Lo sfogo dell'ex sindaco di Isernia: «Ecco i traditori»

USCITA DI INSICUREZZA. L'ex primo cittadino di Isernia (già generale della guardia di finanza) ha travolto, con le sue parole, una destra sconfitta pesantemente alle urne. Gli sconfitti - spaccati tra di loro - hanno dovuto subire anche il suo sfogo. Tra di loro, però, ci sono i nuovi eletti (relegati in minoranza) che faranno parte della nuova amministrazione comunale. Ora si attende una risposta politica da parte di un centrosinistra unito (per adesso).

Lo sfogo dell'ex sindaco di Isernia: «Ecco i traditori»

«Michele Iorio è concentrato molto sulla questione regionale. Questo fatto ha impedito una scelta serena che riguardava Isernia. Non è l'unico responsabile.» 

Giacomo D'Apollonio, ex sindaco di Isernia

 

«Viva la sincerità, ancorché tardiva, dell’ex Sindaco di Isernia D’Apollonio: consiglieri e assessori delle destre bussavano alla sua porta mai per proporre una benché minima proposta per risolvere i problemi della città, ma solo per interessi personali chiedendo poltrone; la seconda è che i vertici della destra Iorio e Toma lo hanno prima appoggiato e poi abbandonato

Queste le parole utilizzate da Tiziano di Clemente, leader del Partito Comunista dei Lavoratori molisano. 

 

Effettivamente la conferenza stampa dell'ex sindaco D'Apollonio ha mostrato a tutti la "guerra" che da mesi stanno portando avanti i vertici del centro-destra molisano. La stessa "guerra" che ha portato alla divisione delle diverse anime di una coalizione andata in frantumi dopo l'esito elettorale. Due candidati di centrodestra (Melogli con sette liste e Tedeschi con quattro liste) sono stati sonoramente sconfitti, al ballottaggio, dal candidato di centro-sinistra (Castrataro con cinque liste). La stessa "guerra" che accompagnerà Lor Signori alle elezioni regionali molisane.

 

Una uscita tardiva. D'Apollonio, però, non si è sottratto e ha scagliato le sue pesanti pietre contro i rappresentanti che all'epoca (cinque anni fa) lo scelsero come primo cittadino. Cinque anni di fallimenti, cinque anni di latitanza amministrativa. Cinque anni di anonimato politico. «Sì, ma siamo durati 5 anni» fanno sapere gli oppositori della stessa coalizione di D'Apollonio. Una durata insignificante, come la stessa azione amministrativa. 

 

«È doveroso da parte nostra - scrivono Enrico Caranci, Elisabetta Lancellotta, Rita Di Pilla, Peppino Lombardozzi e Pietro Paolo Di Perna -, in quanto esponenti del gruppo Insieme per il Molise che ha sostenuto e portato Giacomo D’Apollonio all’elezione a sindaco di Isernia 5 anni fa, intervenire prendendo le distanze da ogni singola parola pronunciata dall’ex sindaco contro il nostro leader Michele Iorio.»

Ma perchè durante la conferenza stampa di qualche ora prima, dove costoro erano presenti, nessuno ha detto nulla? 

 

I cinque hanno continuato: «Parole dettate da un inspiegabile livore e da una comprensibile rabbia per la mancata ricandidatura dell’uscente Giacomo D’Apollonio. Mancata ricandidatura peraltro dovuta al “no” imposto da alcuni partiti di centrodestra sin dai primi incontri. Nonostante la sua uscita infelice all’insaputa di tutti noi, D’Apollonio è perfettamente consapevole che se la sua amministrazione è riuscita ad arrivare alla fine del mandato lo si deve solo all’azione politica di Michele Iorio che ha guidato negli anni il movimento Insieme per il Molise, ed oggi confluito in Fratelli d’Italia.»

Molto strana questa analisi. Ma chi ha fatto il sindaco ad Isernia: D'Apollonio o Iorio? Dalle urne lo sconfitto è stato proprio Michele Iorio che, insieme al suo esiguo esercito, non è riuscito ad arrivare nemmeno al ballottaggio. Gran bel risultato nel suo ex feudo elettorale

 

Queste amministrative, oltre a sancire la vittoria del centro-sinistra, hanno certificato la disfatta politica proprio del consigliere regionale Michele Iorio, già sGovernatore del Molise, già responsabile dello sfascio della saniotà regionale e di tante altre cose

 

«L’uscita dell’ex sindaco - concludono i cinque fedeli "ioriani" -, inopportuna quanto poco gradevole come ultimo saluto alla città di Isernia, non solo disegna il clima che serpeggiava all’interno dell’amministrazione ma richiederebbe un’analisi più lucida ed obiettiva. Magari anche attraverso un’azione introspettiva anche da parte di chi avrebbe dovuto garantire la compattezza di una maggioranza che, nel bene o nel male, è riuscita ad arrivare alla fine del quinquennio solo grazie all’intervento esterno di Michele Iorio. Tanto si doveva per conoscenza della verità.»

La verità, che bella parole. Soprattutto in politica. Una parola sconosciuta a molte persone. Una bellissima parola sempre utilizzata male. 

 

«Insomma le malefatte della destra locale - secondo il punto di vista di Di Clemente -, da sempre ingannatrice del popolo isernino, sono ora persino solennemente certificate dal loro ex sindaco e lor signori, invece di ripresentarsi alle elezioni come se nulla fosse, avrebbero dovuto avere almeno il buon senso di vergognarsi chiedendo scusa agli isernini per i misfatti causati.»

 

Tutto questo rappresenta il passato. I cittadini hanno scelto una nuova maggioranza politica. Riuscirà la coalizione di centro-sinistra a far dimenticare lo sfascio politico e amministrativo di questi ultimi cinque anni? Restiamo, tutti, in attesa. 

 

 

IL VIDEO - “Isernia teatro di faide regionali”, il duro attacco di D’Apollonio a Iorio (fonte: Il Quotidiano del Molise)