Mariano Bottari, un innocente ucciso per errore

DELITTO IRRISOLTO. Troppo spesso, dopo il clamore della notizia, progressivamente si spegne l'attenzione delle istituzioni verso la famiglia della vittima. Tutte le promesse e le buone intenzioni vengono meno. Non tutte le vittime sono uguali. 

Mariano Bottari, un innocente ucciso per errore
ph Il Fatto Quotidiano

Era il 29 luglio del 2014. Dopo sei anni di distanza dall’omicidio, ancora non c'è giustizia per la vittima innocente Mariano Bottari. Il 75enne fu ucciso a pochi metri dalla sua abitazione in via Scalea a Portici, nello stesso momento in cui quattro uomini in sella - su due motociclette - ingaggiarono un conflitto a fuoco. Un vero agguato dove a cadere fu un innocente.

Un proiettile vagante colpì alla gola il povero Mariano Bottari, che perse la vita nell’immediato. Una Vittima, per una faida di camorra. Sono passati sei anni e ancora non c'è giustizia, nessun colpevole. Il fasciscolo è stato anche archiviato. 

Troppo spesso, dopo il clamore della notizia, progressivamente si spegne l'attenzione delle istituzioni verso la famiglia della vittima. Tutte le promesse e le buone intenzioni vengono meno. Non tutte le vittime sono uguali. 

Un  territorio che ha visto molte vitttime innocenti cadere sotto la furia omicida della camorra, poteri criminali che devastano il tessuto sociale e bloccano il progresso economico del territorio.

La legalità e la lotta alla camorra devono essere l'elemento distintivo di ogni azione, non solo da parte delle istituzioni ma anche da parte di una società civile che non può voltarsi dall'altra parte. La diffusa convinzione che il fenomeno camorra sia un elemento astratto, dalla frase "io mi faccio i fatti miei" per finire alle collusioni tra  una politica sempre più connivente. Se non ci sarà giustizia per Mariano Bottari la legatità avrà perso.

Quanti anni ancora bisognerà attendere prima di dare un volto ed un nome agli assassini di Mario?

A Mariano Bottari la è stato  intitolato un Centro Polifunzionale in Via Martiri di Via Fani a Portici, nello stesso quartiere in cui viveva, ma per onorare la sua memoria oltre a ricordarlo bisogna condannare i colpevoli.