Mentalità oscurantista

A prescindere da considerazioni psicologiche, psicoanalitiche e culturali, sorge spontanea la domanda: in questo Paese chi si occupa di formare i giudici e gli educatori?

Mentalità oscurantista

La Corte di Appello di Milano concede uno sconto di pena di 8 mesi ad un violentatore della propria compagna, in quanto costei avrebbe tenuto un "comportamento disinvolto" nel rapporto con altri uomini.
È come dire che se lo è meritato.
Ciò che colpisce non è tanto la diminuzione della pena, ma la motivazione per la quale è stata concessa.
Altro elemento induce a riflettere: il collegio giudicante è composto da due donne e un uomo.

In un liceo di Roma si invitano le ragazze a non venire in minigonna in quanto distraggono i compagni ma, soprattutto, gli insegnanti maschi, poichè ad essi "cade l'occhio".
Potremmo sorridere, ma non mi pare opportuno.
Sia perchè ritengo tale messaggio assolutamente diseducativo, retaggio di una mentalità oscurantista, sia per il fatto che provenga da un dirigente scolastico donna.

A prescindere da considerazioni psicologiche, psicoanalitiche e culturali, sorge spontanea la domanda: in questo Paese chi si occupa di formare i giudici e gli educatori?