Nuovo blitz a Napoli contro la camorra: arrestati appartenenti al clan Di Lauro

In manette Vincenzo Di Lauro, figlio del capo clan ergastolano al 41bis Paolo, il “cantante” neomelodico Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino.

Nuovo blitz a Napoli contro la camorra: arrestati appartenenti al clan Di Lauro

All'alba di martedì 17 ottobre i Ros e i carabinieri di Napoli hanno eseguito 27 mandati di cattura per altrettante persone nell'ambito di un'indagine della Dda di Napoli, nella persona dei sostituti procuratori Lucio Giugliano e Marco De Marco, sulle attività imprenditoriali e finanziarie del clan di Secondigliano.

Concorso esterno in associazione mafiosa, turbativa d'asta con l'aggravante della transnazionalità (legata al contrabbando di sigarette), sono questi i reati contestati. Inoltre è stato disposto un sequestro di beni per un valore di 8 milioni di euro.

Tra gli arrestati, oltre a Vincenzo di Lauro Tony Colombo e Tina Rispoli, risulta pure un ex dipendente, nello specifico un autista, in servizio per la Direzione Distrettuale Antimafia.

Sembra che il clan Di Lauro investiva in società di abbigliamento, creava abbigliamento e bevande energetiche con nomi abbastanza riconducibili ad ambienti malavitosi, e tutte queste aziende erano riconducibili alla “Di Lauro spa”, come è stata rinominata dagli inquirenti.

Poi gestivano palestre, sale scommesse e alcuni supermercati grazie a dei prestanome i quali avevano intestate le varie società. Inoltre, grazie ad un investimento di oltre mezzo milione di euro, è stata messa in piedi una fabbrica di sigarette, già sequestrata, che veniva utilizzata per confezionare sigarette e vendere tabacco estero in Italia e all'estero. A questo si univa il contrabbando di sigarette dalla Bulgaria e dall'Ucraina. Sono emerse pure attività illecite legate allo spaccio di droga, estorsione e minacce ai familiari di un pentito e agli imprenditori che partecipavano alle aste giudiziarie per costringerli a mollare. Le indagini risalgono ad un arco di tempo che va dal 2017 al 2021.

Catello Maresca, immagine presa da Ansa.it

Catello Maresca, giudice che ha condotto le indagini che hanno portato alle patrie galere Michele Zagaria, rilanciando la notizia scrive sui propri social:

“Piazza pulita per i camorristi. Dobbiamo estirpare la mentalità mafiosa per far crescere la nostra economia sana”.

Con queste indagini, ancora una volta, si capisce l'enorme potere economico che hanno in mano le mafie.

in copertina TIna Rispoli e Tony Colombo, immagine presa dal web