Evgenij Prigozhin, è l'ultima morte sospetta in Russia

Da poco più di un anno e mezzo sono 34 gli oligarchi morti in Russia in circostanze sospette e Prigozhin è solo l'ultimo.

Evgenij Prigozhin, è l'ultima morte sospetta in Russia

Da quando è iniziata la guerra in Ucraina, con l'avanzamento delle truppe russe in suolo ucraino, 34 oligarchi sono stati uccisi o trovati morti in circostanze sospette. Si è iniziato il 30 gennaio 2022 con la morte di Leonid Shulman, top manager di Gazprom, trovato morto suicida, così si dice, nella sua vasca da bagno. L'unico comune denominatore di queste morti è l'essere dissidenti al regime di Putin. Parlando di Prigozhin è ancora più strano.

Il 24 giugno la Wagner, gruppo militare di mercenari russi fondato dallo stesso Prigozhin, ha tentato di fare una marcia su Mosca. Il tentativo è finito poco dopo e tutto il gruppo, compreso il suo leader, si sono rifugiato in Bielorussia. Dal Cremlino arriva subito la notizia che non sarà processato ma che andrà da Lukashenko.

Successivamente troviamo Prigozhin a continuare a fare i suoi affari in Africa, in favore di Mosca, parlando con diversi capi di Stato. Poco dopo la notizia della sua presenza in Africa, casualmente, Putin afferma di voler aiutare i territori africani inviando 20-25 tonnellate di grano russo gratis, sostituendo quello ucraino. Così è arrivata la rivolta interna in Niger facendo crollare la colonia francese e instaurando un regime dittatoriale militare filo-putiniano. Poi si arriva al 23 agosto, nel vertice di Johannesburg, nella 15esima riunione dei Brics.

I Brics sono l'unione di, originariamente, cinque importanti economie emergenti che si sono unite per formare una cooperazione strategica allo scopo di promuovere la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e la stabilità globale.

Originariamente ne facevano parte il Brasile, la Russia, l'India, la Cina e il Sudafrica. Quest'anno è stato allargato ad Iran, Emirati, Arabia Saudita, Egitto, Etiopia e Argentina.

Casualmente, il giorno prima della riunione dei Brics, spunta Prigozhin in un video dove parla dall'Africa. L'indomani torna con il suo jet privato in Russia, con all'interno presenti 10 persone tra cui il suo vice, e questo aereo viene abbattuto dalle difese russe.

Navalny, storico dissidente politico di Putin attualmente in carcere e diverse volte vicino alla mortem per volere di Putin, afferma che

“Putin è terrorista, così scatenerà una guerra civile.”

Sono tante le domande alle quali si cerca una risposta, dal sapere se Prigozhin sia ancora vivo al tentare di capire se è stato ucciso volontariamente o se sia stato un errore. La cosa sicura è che lui, fino ad ora, è solo l'ultimo delle “morti strane” in Russia.

 

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