PENSIERI TRA IL SERIO E IL FACETO

«Allora cosa è accaduto? I fattori che ho indicato hanno fatto sinergia e, tramite qualche autorevole loro emissario, hanno "sussurrato all'orecchio" di Bonafede ordinandogli, in modo perentorio, come i "bravi" di manzoniana memoria: questa nomina non va fatta, nè ora nè mai!»

PENSIERI TRA IL SERIO E IL FACETO

SERIO.TRAGICAMENTE SERIO.
In tanti, legittimamente, si sono chiesti: ma perchè Bonafede prima offre a Di Matteo la direzione del DAP e poi, dopo 48 ore, ci ripensa?
Ritengo che ciò non sia opera di Bonafede, e che non abbiano avuto alcun ruolo le esternazioni dei boss mafiosi intercettati in carcere.
Sono interventi almeno due fattori.
Li elenco.

Primo: Di Matteo non è gradito ad alcuni suoi colleghi, invidiosi della sua visibilità e del ruolo nazionale da lui assunto. Magari oscuri magistrati, senza arte nè parte, talora ignavi, senza coraggio nè spina dorsale.
Qualcuno di essi anche corrotto e colluso.
Fortunatamente costoro sono una minoranza, poichè la magistratura, nel suo complesso, è un corpo sano, presidio di legalità in uno Stato nel quale gli organi elettivi non danno grande esempio.

Secondo: Di Matteo non è gradito al "sistema".
Sistema variamente articolato, composto da funzionari dei vari ministeri, compreso quello della giustizia, da settori trasversali del mondo politico, economico e imprenditoriale.
Non è gradito alla mafia dei colletti bianchi, a certa massoneria e a settori deviati dei servizi segreti.
Mi fermo qui. Penso di avere dato una idea.

Allora cosa è accaduto?
I fattori che ho indicato hanno fatto sinergia e, tramite qualche autorevole loro emissario, hanno "sussurrato all'orecchio" di Bonafede ordinandogli, in modo perentorio, come i "bravi" di manzoniana memoria:
questa nomina non va fatta, nè ora nè mai!

Bonafede, novello don Abbondio, ha eseguito.
Come si può pensare, allora che il poveretto possa spiegare la mancata nomina di Di Matteo?
Non lo farà. Nè ora nè mai!

FACETO.
Il Giggino nazionale ha dichiarato che ha un sogno: governare da solo. Dopo Salvini un altro che ambisce al comando solitario.
Anche io ho un sogno: diventare Papa.
Considerazione finale: tutti e tre abbiamo bisogno di un bravo psichiatra!