PERCHÉ LE MASSE ACCETTANO LA DOMINAZIONE 

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Nel turbine della vita moderna, sorgono domande affascinanti: perché le masse, armate di potere collettivo, si sottomettono volontariamente a forze dominanti?».

PERCHÉ LE MASSE ACCETTANO LA DOMINAZIONE 
Foto di Justin Kilian da Pixabay

Scavando nelle pieghe di questa intricata dinamica, possiamo trovare qualche illuminazione nel classico "Discorso sulla servitù volontaria" di Étienne de La Boétie della fine del 1500.
Se volessimo fare un riassunto organizzato e ragionato delle ragioni di tali comportamenti tratte da questo testo pionieristico avremo: 

1. La Paura dell'Incognita e il Calore delle Catene: In un mondo incerto, l'ignoto può paralizzare le menti. È più rassicurante cullarsi nella sicurezza di ciò che è noto, anche se opprimente.
2. Le Abitudini Come Catene Invisibili: Le abitudini, sia buone che cattive, possono stringere i legami della sottomissione. Nonostante l'oppressione, l'inerzia dell'abitudine può trattenere le masse, facendo loro credere che non possano vivere al di fuori di esse.
3. Il Potere Collettivo Inconsciamente Spento: L'ignoranza delle capacità collettive per il cambiamento può affievolire le speranze di ribellione. Non percependo la propria forza, le masse si arrendono a una realtà distorta.
4. L'Effetto Gregge e il Desiderio di Appartenenza: La tendenza a seguire la folla può sopraffare il discernimento individuale. La paura di essere emarginati spinge le persone a conformarsi, anche se ciò significa cedere il proprio potere.
5. Promesse di Benefici dai Dominatori: L'illusione di ottenere vantaggi personali dalle élite può spingere le masse a tollerare la dominazione. La promessa di favori e ricompense annebbia il giudizio e sottomette la volontà.
6. L'Inganno del Destino Inevitabile: La percezione che il potere sia ineluttabile e insuperabile può trascinare le menti nella rassegnazione. Questo falso destino può soffocare la fiamma della ribellione.

Come è facile intuire, le radici di questa sottomissione sono intrecciate nel tessuto stesso della psiche umana. 

Bisogna riconoscere che il potere è solo un'illusione se le menti si uniscono per svelarne la fragilità.
In un mondo che balza in avanti con progresso e conoscenza, la sottomissione persiste.

"La servitù volontaria" ci sfida a smascherare il sottile inganno della dominazione. Sotto la guida dei saggi insegnamenti, come quelli di Étienne de La Boétie e gli esempi ispiratori della storia, possiamo creare un futuro più libero. L'unione delle menti, illuminate dalla consapevolezza, può creare un mondo in cui il potere sia davvero nelle mani del popolo.