Report che «declassa le aspettative della stessa iniziativa della Chiesa italiana»

Comunicato stampa di Rete L’Abuso

Report che «declassa le aspettative della stessa iniziativa della Chiesa italiana»

Come si era presa impegno la CEI, è stato presentato oggi il secondo report annuale sugli abusi sessuali su minori e persone vulnerabili. (Sintesi-Seconda-Rilevazione)

Un report che declassa le aspettative della stessa iniziativa della chiesa italiana, infatti neppure si parla più “indagine report” e di dati provenienti da CDF o altri organi citati nel report precedente.

Nella sostanza viene reportato per la quasi integrità del documento - auto acclamando non poco per non dire unicamente – quanto a detta della CEI stanno facendo di positivo sul territorio gli sportelli diocesani.

Dico a detta della CEI in quanto oltre a non denunciare i casi alle autorità civili, non fornisce alcun dato su fatti luoghi ecc. e di conseguenza è inverificabile.

Si parla nell’anno 2022 di 32 casi (preti abusatori) e 54 vittime che si sono rivolte in tutta Italia agli sportelli. Decisamente meno delle segnalazioni pervenute alla Rete L’ABUSO durante lo stesso anno. Segnalazioni che la CEI non vuole recepire dal 2021 malgrado l’apparente (almeno mediatica) intenzione "garantista" dello stesso cardinale Matteo Zuppi, a voler dialogare con i sopravvissuti e le associazioni che le tutelano.

Si aggiungono poi le diocesi reticenti alle segnalazioni, tra le ultime quella di San Remo che dietro una segnalazione, neppure si interessa di acquisire i casi, minacciando querela al segnalante.

Circostanza molto diffusa che la CEI non ha messo nel report …

Rete L’Abuso