SUPERARE LA LOGICA DEL CONSUMISMO PER CONTRIBUIRE AL CAMBIAMENTO

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Si suscitano nuovi bisogni non appena si sono appagati i precedenti. Gli articoli di lusso vengono presentati come beni di prima necessità. Il consumo diventa la dimostrazione tangibile del proprio status sociale.»

SUPERARE LA LOGICA DEL CONSUMISMO PER CONTRIBUIRE AL CAMBIAMENTO
Pier Paolo Pasolini (ph Letizia Battaglia)

La nostra società si fonda sulla produzione e sui consumi. I programmi di politica economica dei governi diffondono un solo credo, quello della crescita. È uno solo l'imperativo categorico: produrre sempre di più e consumare sempre di più per espandere la produzione.

Ciò vuol dire tenere sempre alto il livello delle esigenze e del soddisfacimento delle persone, considerate unicamente come consumatori. La pubblicità serve strumentalmente a questo: stimolare la fantasia e indurre a volere sempre di più.

Si suscitano nuovi bisogni non appena si sono appagati i precedenti. Gli articoli di lusso vengono presentati come beni di prima necessità. Il consumo diventa la dimostrazione tangibile del proprio status sociale. Tale meccanismo accentua le disuguaglianze e determina frustrazione in quanti non riescono ad adeguarsi.

Una delle ragione della inquietudine e del disagio risiede nel ritenere che siamo ciò che consumiamo.

In attesa che un giorno possa essere modificato questo perverso sistema economico, e che la produzione di beni e servizi avvenga nell'interesse di tutti, secondo principi di equità e di giustizia sociale, cosa può fare ciascuno di noi?

Possiamo liberarci dal pressione del consumismo, rifiutarci di costruire la nostra felicità sul crescente possesso dei beni materiali.

La libertà interiore dal possesso è il segreto per essere più felici.