Una riflessione sugli assetti valoriali

L'OPINIONE. «Per incrementare i profitti bisogna che gli individui siano costantemente infelici per aspirare a soddisfare sempre più desideri».

Una riflessione sugli assetti valoriali

Abbiamo avuto una pandemia da Covid. Hanno ritenuto indispensabile fare vaccinazione di massa con un vaccino sperimentale. Non sappiamo ancora la reale efficienza di questo vaccino visto che mancano dati grezzi da analizzare e da mettere in rapporto agli altri presidi adottati ed alla mutazione genetica del virus.

Tuttavia se si riteneva indispensabile il vaccino perché non si é tolto il vincolo del brevetto?

A questo brevetto si è arrivato con molti miliardi di soldi pubblici. Mantenere il brevetto ha impedito che gran parte della popolazione mondiale potesse vaccinarsi, facendo crescere a dismisura i profitti delle case farmaceutiche.

Abbiamo un flusso migratorio sempre più elevato. Si poneva il problema di fermare questi flussi rendendo il Mediterraneo un grosso lager dove non c'è neppure la necessità di smaltire i cadaveri, come facevano i nazisti. Il dibattito non porta minimamente a considerare che questi flussi dipendono dal neocolonialismo occidentale, che si è sostituito al vecchio colonialismo.

Noi dobbiamo sfruttare quelle terre per il nostro profitto rendendo la vita di quegli abitanti impossibile e spingendoli alla migrazione.

Nessuno parla di come uscire dal neocolonialismo perché va contro i nostri interessi di occidentali ricchi. Allora facciamo finta di voler trovare soluzioni impossibili pur di non rinunciare ai profitti.

Abbiamo una guerra che ha fatto 500 mila vittime, sta impoverendo l'Europa con il prezzo alle stelle dei carburanti, un aumento esponenziale dell'inflazione e aumento stratosferico dei profitti per le industrie degli armamenti e per altri speculatori.

Stiamo privatizzando i sistemi sanitari europei per renderli fonte di profitto. Non importa che molte persone rinuncino a curarsi perché non possono permetterselo. L'importante é privatizzare per fare più soldi. Tra l'altro, non si implementa la prevenzione primaria delle malattie perché potrebbe portare ad una riduzione dei profitti. Si preferisce la prevenzione secondaria cm aumento di esami diagnostici e farmaci che incrementano i consumi ed i profitti.

Forse andrebbe messo in discussione l'assetto valoriale dell'accumulo di profitti e potere.

Per incrementare i profitti bisogna che gli individui siano costantemente infelici per aspirare a soddisfare sempre più desideri.

Una riflessione di fondo andrebbe fatta su questi assetti valoriali e la conseguente organizzazione politico-finanziarie che li sostiene. Se non si riesce a modificare gli assetti valoriali e la conseguente organizzazione politica-economica, ci avviamo ad un disastro con i due enormi problemi, quello ecologico e quello demografico.

Lucio Pastore