IL DARWINISMO SOCIALE

IL PUNTO DI VISTA DEL DOTT. PASTORE. «La visione del darwinismo sociale, come unica possibile dimensione di vita, è simile a quella che dovevano avere gli uomini primitivi.»

IL DARWINISMO SOCIALE

In pratica, a livello valoriale, la concezione che i rapporti umani siano semplicemente di sopraffazione, con una eterna competitività per la sopravvivenza, ha qualcosa di estremamente primitivo. Gli apparati legislativi e, forse, parzialmente quelli politici, cercano di regolamentare ed attenuare, nei tempi moderni, la brutalità di questa visione ma, nell'essenza della costruzione sociale, è l'elemento dominante dei rapporti sociali.

Una società, a pensiero unico neoliberista, ha come valori di riferimento l'accumulo di ricchezza e potere. Gli uomini devono competere tra di loro per accumulare sempre di più e per fare questo devono sentirsi costantemente insoddisfatti per desiderare sempre qualcosa in più. Su questa base si fondano i cicli economici che prevedono una costante crescita dell'economia e che noi tutti abbiamo interiorizzato come valore individuale e collettivo.

Ma questa visione, che pone la crescita economica costante come l'elemento portante di tutti i rapporti umani, ha effetti collaterali estremamente deleteri. Per produrre sempre di più si consumano le risorse primarie del sistema Terra, senza dare il tempo alle stesse di ricostituirsi e si aumenta in modo esponenziale l'inquinamento ambientale,

Le guerre, come nelle società primitive, sono sempre più presenti per l'accaparramento delle fonti energetiche, delle materie prime e della forza lavoro. La distribuzione della ricchezza è sempre più diseguale con percentuali bassissime di superricchi e masse crescenti di povertà.

È questo un sistema ad alto rischio distruttivo per la specie e si sta evidenziando con i due macroproblemi, quello ecologico e quello demografico, non sopportabili a lungo dal nostro Pianeta.

Tutto deriva da una concezione che riteniamo innata e che non si riesce a superare e che ci rende identici, quasi, agli uomini delle caverne, il darwinismo sociale.

Altro effetto importante è la solitudine,che la costante competitività determina, degli esseri umani. Forse è arrivato il momento, se il cervello umano ci dà qualche possibilità in più rispetto ad altre specie, di andare oltre al darwinismo sociale che appartiene ad una visione primitiva dell'uomo.

Lucio Pastore, primario pronto soccorso di Isernia

 

L'INTERVISTA

Sanità Molise, parla Pastore: «Il clientelismo porterà alla morte della Regione»

 

LEGGI ANCHE:

STATI GENERALI DELLA SANITÀ

- IL MONDO IMPAZZITO

- La sceneggiata sanitaria molisana

Un unico fantasmagorico mercato libero

Il mistero dei brevetti

Le nuove regole per contrastare il contagio

Sempre a proposito di Covid