30 anni fa veniva ucciso Padre Pino Puglisi

Grazie alla sua fede, formazione e coraggio riesce ad evitare una faida tra cosche mafiose e salva i ragazzi dalle strade della criminalità.

30 anni fa veniva ucciso Padre Pino Puglisi

Il prete delle “3P” o “parrì”, veniva così chiamato Padre Pino Puglisi tra le vie di Brancaccio, quartiere palermitano degradato e che in quegli anni ha vissuto la presenza mafiosa in maniera pesante.

Padre Pino Puglisi nasce a Brancaccio il 15 settembre 1937 e viene ordinato sacerdote, a Palermo, il 2 luglio 1960. Nel 1967, diventa cappellano all'Istituto per orfani di lavoratori “Roosevelt”, importante incarico per la sua formazione nel seguire i giovani. L'1 ottobre 1970 gli affidano una parrocchia a Godrano, un paese in provincia di Palermo.

In quegli anni Godrano è al centro di una sanguinosa faida e, padre Pino Puglisi, riesce a conciliare le famiglie con la forza e il perdono.

Un importante periodo è stato al Centro Diocesano Vocazioni. Essendo molto a contatto con i giovani, dedica lunghi anni realizzando percorsi formativi importanti dal punto di viste pedagogico e cristiano. Inoltre, padre Pino Puglisi, è stato per molto tempo docente. A Palermo e in Sicilia è stato tra gli animatori di numerosi movimenti tra cui Presenza del Vangelo, Azione Cattolica, Fuci, Equipe Notre Dame.

Il 29 settembre 1990 è nominato parroco della Parrocchia S. Gaetano di Brancaccio. Brancaccio che, in quel periodo, è sotto il dominio mafioso dei fratelli Graviano ed in questo territorio assume tutti i problemi per farli propri della comunità cristiana.

La sua attenzione si rivolse al recupero degli adolescenti già reclutati dalla criminalità mafiosa, riaffermando nel quartiere una cultura della legalità illuminata dalla fede. Inoltre non accettava soldi da nessuno ed è riuscito a far togliere la tradizionale fermata della processione di San Gaetano sotto casa del boss.

Il 29 gennaio 1993 inaugura il “Centro Padre Nostro”.

Padre Pino Puglisi viene assassinato la sera del 15 settembre 1993 sotto la sua abitazione con un colpo di pistola alla nuca. Salvatore Grigoli, il killer, racconta così quella sera:

“l'avvistammo in una cabina telefonica mentre eravamo in macchina. Andammo a prendere l'arma ed ero io quello che doveva sparare. Spatuzza gli tolse il borsello e gli disse: “parrì questa è una rapina” e lui rispose: “me l'aspettavo”.

Lo disse con un sorriso che mi è rimasto impresso. C'era una specie di luce in quel sorriso”. Fin dall'iniziano cercano di dare un'immagine diversa del delitto perché sapevano che la morte di un sacerdote avrebbe portato solo problemi nella società. Cercano di far passare il fatto come un omicidio in seguito ad una rapina andata male.

“Vincenzo Ceruso ha avuto l'occasione di sentire da un personaggio vicino ad ambienti mafiosi della zone, e forse anch'egli mafioso, che il sacerdote sarebbe stato ucciso a causa di vicende legate alla sua omosessualità e pedofilia”.

Padre Pino Puglisi viene proclamato Beato il 25 maggio 2013 a Palermo.