Casi Covid: il sindaco Di Sarno in diretta Facebook: «Fate gli uomini»

SOMMA VESUVIANA. «Prometto verità e trasparenza. Se ci sono state omissioni saranno accertate. Vigilerò e non vi nasconderò nulla. Vi chiedo altri sacrifici». Ecco le parole del primo cittadino. 

Casi Covid: il sindaco Di Sarno in diretta Facebook: «Fate gli uomini»

Nella diretta Facebook, iniziata con qualche problema audio, il sindaco di Somma Vesuviana ha affermato che "i potenti mezzi dell'amministrazione non erano potenti". Il primo cittadino ha provato a fare chiarezza, anche se non sono mancati attimi in cui ha confuso le date. Ma andiamo per ordine.

Lo stesso Di Sarno ha affermato che il sindaco di Palma Campania, alle ore 23:44, gli scriveva in privato comunicando il primo caso Covid-19 del paziente ricoverato presso la Clinica Santa Maria del Pozzo, ma questo messaggio giungeva al Di Sarno solo dopo che il suo collega aveva già diffuso la notizia su Facebook.

Il sindaco ha affermato di essersi attivato subito, recandosi il giorno dopo presso la clinica, dove un responsabile della struttura confermava il caso positivo. «Da li è partita la triste storia», secondo Di Sarno. E ha continuato spiegando che nella giornata di martedì (21 aprile) l'Asl di competenza ha eseguito i tamponi a tutti i degenti e al personale della clinica, tranne a qualche dipendente non presente nella struttura. Ma del reparto diagnostica e degli utenti che hanno frequentato la clinica il Sindaco non ha fatto accenno.

Di Sarno ha polemizzato sulla diffusione dei dati e ha precisato che avrebbe comunicato, ieri sera alle ore 21:00, "i casi certi che erano sette, ma non significa che si erano fermati a sette".
Infatti, la nostra testata già aveva appreso che i casi fossero 12 nella giornata di ieri e lo abbiamo scritto   nell'articolo di questa mattina. Anche la testata il mediano.it, in un suo articolo, ha posto dei dubbi sull'informazione resa dal sindaco Di Sarno.

Inoltre i pazienti, nella stessa giornata di ieri, sono stati trasferiti al centro Covid di Boscoreale. Il sindaco ha riferito i dati: «su 150 tamponi ci sono 15 positivi», di cui undici pazienti e tre operatori interni alla struttura. Ha precisato che i positivi al Covid-19 non sono cittadini sommesi e che i relativi Sindaci delle città di residenza dei positivi saranno avvisati tramite la sala operativa.

Con aria affranta ha rilascaito dichiarazioni che hanno evidenziato tutta la sua stanchezza. Un uomo, da diversi mesi, solo e in prima linea. Infatti non abbiamo notato alcuna presenza del vice sindaco Castiello. "Eravamo arrivati - ha aggiunto - quasi alla fase finale, con 25 positivi sul territorio, due decessi e 6 guariti, tra cui la consigliera comunale Cerciello e la madre".
In un passaggio, con un pizzico di rabbia, Di Sarno ha aggiunto: «A me non spetta fare gossip, a me non spetta entrare nei social, trovare l'untore o dire fesserie o stranezze». Ma è lo stesso sindaco che ha scelto la piattaforma social per le sue comunicazioni istituzionali e le sue dirette. Allora a cosa si riferisce?

«Sto cercando di comunicare nel migliore dei modi e nel piu breve tempo possibile tutto». Ma le date non tornano e non capiamo ancora perchè i responsabili della clinica Santa Maria del Pozzo non hanno tempestivamente comunicato al Di Sarno il caso positivo.

Quasi un mea culpa per rassicurare i cittadini. «Da uomo delle istituzioni vi devo dire sempre la verita, non mi piace la corsa alla notizia. Dietro i positivi ci sono delle famiglie che vivono un dramma».
I cittadini questo chiedono sui social: verità, trasparenza ed informazione. Peccato che il Sindaco ad alcune testate giornalistiche non vuol comunicare nulla. Promette che se ci dovessero essere colpe saranno accertate e perseguite. Aggiungendo che non spetta a lui fare le indagini, «ma insieme alle altre autorità prenderemo le dovute decisioni, faremo le cose come vanno fatte con la giusta serietà».

Il Sindaco, forse, dimentica che lui è la massima autorià sul territorio di Somma Vesuviana e avrebbe già potuto emettere delle misure di prevenzione a tutela della salute pubblica. Quindici contagi non sono certo pochi e sicuramente il numero dei positivi non si fermerà. In alcuni passaggi si contraddice, risponde ai tanti che chiedono se la struttura debba essere chiusa. «Non chiudo la struttura senza avere un quadro definitivo, non avrei mai voluto il caos nella mia città». Chiede altri sacrifici ai cittadini di Somma Vesuviana, lamentando troppa gente per strada, dimenticando che il controllo del territorio è in suo potere e che, ad oggi, i dati dei sanzionati e dei denunciati non sono stati resi noti.

Questi sono i numeri comunicati dal sindaco Di Sarno durante la diretta: 150 tamponi analizzati, altri 356 da analizzare. «Ci  aspettiamo una evoluzione dei contagi, vi terrò informati», promettendo di seguire personalmente la vicenda. Lo sconforto del primo cittadino emerge da una breve frase: «Non ce la faccio più».

La diretta si è conclusa con la richiesta di aiuto da parte dei cittadini benestanti a favore delle fasce deboli, con la promessa che il bilancio sarà approvato a breve. Non è mancata la frase simbolo delle dirette del Sindaco: «Fate gli uomini».
Certamente qualcosa non ha ben funzionato nella clinica e nell'informazione tra le istituzioni locali e la stessa struttura. Ora il Sindaco promette di vigilare, lo avrebbe dovuto fare in precedenza. Un consigliere comunale ha inoltrato una richiesta ufficiale al sindaco dove chiede di sapere cosa è stato fatto nei due controlli realizzati in venti giorni. Controlli avvenuiti in presenza del primo cittadino e della polizia locale, come dichiarato dallo stesso Di Sarno. La politica locale resta in silenzio e, nel frattempo, i cittadini sono terrorizzati per un eventuale contagio che, stando ai numeri, potrebbe aumentare nelle prossime ore.

Nel frattempo l'Associazione per la lotta contro le illegalità e le mafie "A. Caponnetto", in data odierna, ha inoltrato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Nola, allegando i nostri articoli, per chiedere di indagare sulla ipotesi di reato di cui all'art. 452 del C.P. 

 

Per approfondimenti:

Un nuovo lazzaretto?

- Cosa non ha funzionato nella clinica Santa Maria del Pozzo?