Elezioni politiche: risultati nel complesso previsti

Elezioni politiche: risultati nel complesso previsti

ENRICO LETTA. Dopo tanti errori e scelte sbagliate gli resta una sola scelta, finalmente giusta: dimettersi!
Torni pure in Francia, per sempre.
Pare si sia liberato un posto di sacrestano a Notre Dame: ma non è certo che lo vogliano.
Il PD, se vuole continuare ad esistere, deve mandare in pensione tutta l'attuale classe dirigente, fare spazio ai giovani e alle varie associazioni di volontariato che operano nella società.
Deve schierarsi, in maniera decisa, dalla parte dei lavoratori, dei poveri, dei diseredati, degli invisibili.

CALENDA E RENZI. Speravano in un risultato elettorale a doppia cifra: obiettivo fallito. Pur di sopravvivere sono capaci di tutto e del suo contrario. Li considero sul mercato, pronti per il migliore offerente.
Inaffidabili.

MATTEO SALVINI. Credo abbia concluso il proprio ciclo alla guida della Lega. Sopravviverà per qualche tempo con un incarico di governo, poi lo prevedo in pensione anticipata. Ma se volesse iscriversi al circolo dei pensionati lo manderebbe via.
I pensionati non amano gli sbruffoni.

SILVIO BERLUSCONI. È stato il suo ultimo giro di valzer. Si è fatto tardi, e il salone delle feste sta per chiudere. Unica prospettiva? Comodamente seduto, con una coperta sulle ginocchia, davanti ad un televisore, a guardare vecchi filmati.
Ovviamente, tutti porno!

GIUSEPPE CONTE. Rinasce dalle prospettate ceneri. Bisognerà capire cosa vorrà essere e fare il suo Movimento. Si è liberato di certa zavorra, ma ciò non basta. Occorrono un programma chiaro e obiettivi credibili.
Altrimenti, la prossima volta, le ceneri saranno sparse al vento.

GIORGIA MELONI. Nel suo primo discorso ha vestito i panni da quasi statista. Ha voluto dare segnali di responsabilità e di rispetto delle istituzioni. Ha voluto rassicurare. Ma, come sempre, le parole contano nulla.
Aspettiamo i fatti per capire dove andremo.

LUIGI DI MAIO. Forse dovrà cercarsi un vero lavoro.
In ogni caso una prece. Politica!

VARI CESPUGLI DI TUTTI I GENERI. Meteore, frutto del narcisismo di piccoli aspiranti leader. A mala pena se ne occupa, per breve tempo, la cronaca. La Storia, giustamente, li ignora.
Per adesso, finisco qui.

E incrocio le dita!