I cavalieri erranti alla ricerca di un ideale inesistente

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Mi sono già soffermato sul rischio del clericalismo nella Chiesa evidenziato dal Papa, e adesso mi chiedo perché egli venga osteggiato, talora aspramente, da alcuni esponenti del clero e della gerarchia ecclesiastica.»

I cavalieri erranti alla ricerca di un ideale inesistente

L'intervista televisiva di Papa Francesco, a prescindere da alcuni commenti superficiali che allontanano dalla sostanza dei temi affrontati, merita un approfondimento. Mi sono già soffermato sul rischio del clericalismo nella Chiesa evidenziato dal Papa, e adesso mi chiedo perché egli venga osteggiato, talora aspramente, da alcuni esponenti del clero e della gerarchia ecclesiastica.

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E, fatto assolutamente anomalo, da alcuni cosiddetti "atei devoti" su determinati organi di stampa. Credo che la spiegazione sia una: il timore che emerga e si affermi, con forza, la carica perennemente rivoluzionaria del messaggio cristiano.

"Tacere e sopire" sulla dirompente portata del Vangelo, direbbe il Manzoni. La conservazione giova al mantenimento delle posizioni di potere e dei privilegi mondani. A tale scopo è funzionale, in alcuni ambienti, sia dentro che fuori la Chiesa, la posizione dell'integrismo.
Esso è la scelta di essere una realtà parallela, senza possibilità d'incontro con la concretezza della vicenda umana.
Un regno metastorico!

Gli integristi, di qualunque genere, sono come dei cavalieri erranti alla ricerca di un ideale inesistente.

Talora, purtroppo, sono travolti dalla voglia di applicare le regole e le strutture del loro regno parallelo al mutevole regno storico dell'uomo. E, compulsivamente accecati, corrono la tentazione di sfoderare la spada, e non solo in modo simbolico. E provocano quelle dolorose ondate di fanatismo che costituiscono i venti nefasti della Storia.
Bisogna comprendere, invece, che, a dispetto di quanto si pensi, il genere umano si è fatto più adulto.
E che un cristiano adulto è colui che riesce ad entrare in sintonia con le mutevoli tappe della realtà. Ed accettare che la vera Chiesa di Cristo è quella "profetica", cioè dotata di intelligenza della Storia.

Questo è il percorso delineato da Francesco. E solo tale percorso, profondamente laico, consente di camminare assieme agli altri esseri umani di buona volontà, a prescindere dalla loro fede.

 

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