Il mondo è vostro

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA: «Emerge l'esigenza di una rivoluzione più profonda di quella economica, che possa rimuovere le cause di un contesto globale alienante per la persona.»

Il mondo è vostro
Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo

I gravi disordini che da alcune settimane avvengono in Francia mi fanno tornare indietro nel tempo, ai moti rivoluzionari del 1967/68, e che sono ricordati come il "maggio francese". Mi chiedo: siamo certi che si tratti solo di una ribellione per il provvedimento che innalza l'età pensionabile da 62 a 64 anni?

Credo che ciò rappresenti il pretesto per una ribellione a lungo sopita e che ha radici profonde.

Parto dalla considerazione che la maggior parte dei manifestanti sono giovani, per i quali la pensione è ancora lontana. E sono andato a rileggere alcuni graffiti scritti sui muri di Parigi quasi 55 anni fa.

- "Non vogliamo un mondo dove la garanzia di non morire di fame si compensi con la garanzia di morire di noia".

- "Non è una rivoluzione, è una mutazione".

Credo che al fondo vi sia un disagio non solo economico ma esistenziale. I giovani vogliono un ordine nuovo, senza morti di fame e senza morti di noia. Vogliono un riscatto integrale della persona, e la richiesta giunge al fondo dell'essere e non si ferma al livello di una necessità e di una funzione.

Emerge l'esigenza di una rivoluzione più profonda di quella economica, che possa rimuovere le cause di un contesto globale alienante per la persona.

Avvertono che l'attuale ordine mondiale in realtà è un disordine, perché non è riuscito a garantire a tutti gli esseri umani giustizia sociale e diritti. E che esso impedisce di eliminare le guerre e di incarnare storicamente la fondamentale uguaglianza di tutte le donne e di tutti gli uomini.

Avvertono l'impossibilità di realizzare la propria vocazione profonda. Questi giovani fremono di impazienza perché non trovano alcun progetto che dia loro speranza. Credo che la loro rabbia vada compresa e che si debba avviare un dialogo che metta fine ad ogni forma di violenza. Se potessi direi ai giovani francesi: continuate la vostra rivoluzione, ma seguite l'esempio di Gandhi, e fate diventare permanente la vostra pacifica protesta.

Ne avete il diritto, perché il mondo è vostro!