Il sito archeologico di Pietrabbondante, parla il primo cittadino

INTERVISTA ad Antonio Di Pasquo, Sindaco di Petrabbondante. Abbiamo chiesto informazioni riguardo al sito archeologico del Teatro e Templio Italico di Pietrabbondante, della sua tenuta e fruibilità, come uno dei siti più importanti della regione Molise e non solo, perché la sua importanza archeologica e storica varca i confini regionali.

Il sito archeologico di Pietrabbondante, parla il primo cittadino
Il teatro sannitico (fonte direzione regionale musei Molise - MiBACT)

Abbiamo intervistato il sindaco di Pietrabbondante Antonio Di Pasquo per avere  informazioni riguardo al sito archeologico del Teatro e Templio italico  di Pietrabbondante, della sua tenuta e fruibilità, come uno dei siti più importanti della regione Molise e non solo, perché la sua importanza archeologica e storica varca i confini regionali .

Sindaco, lei è alla guida di una comunità che possiede uno dei più interessanti ed importanti siti archeologici del Molise, il teatro e tempio italico di Pietrabbondante, il più singolare templio sannita presente in regione. Quale opportunità turistica ha dato e tuttora offre alla vostra comunità?

«Il sito archeologico di Pietrabbondante riveste carattere di assoluta rilevanza in ambito nazionale e sicuramente è una della grandi possibilità per l’intera Regione Molise di proporsi nei grandi itinerari turistici. Pietrabbondante, dal suo canto, da sempre, ha ipotizzato un percorso virtuoso di crescita e di sviluppo legato proprio alla valorizzazione e fruizione del sito. Stiamo portando avanti interventi importanti per dotare il nostro Paese di strutture capaci di migliorare l’offerta turistica, con la realizzazione di un Museo Archeologico, di creare spazi per lo studio e la ricerca,  con un importante centro universitario di restauro,  e di servizi  adeguati  per consentire di visitare al meglio le nostre bellezze e poter garantire confortevoli soggiorni turistici nella nostra Terra».

Quali sono i numeri dei visitatori all’anno riportati? C’è stato un incremento o un decremento negli ultimi anni?

«Ogni anno circa ventimila persone si recono a visitare il nostro straordinario patrimonio archeologico, immergendosi in una delle realtà meglio conservate e significative della civiltà Sannita.  Ed ogni anno i numeri continuano a salire con la presenza di sempre più visitatori provenienti da fuori nazione».

Quali sono le competenze del Sindaco, unitamente a quelle della Direzione regionale dei Musei, ex Polo Museale del Molise nella gestione dell’area archeologica? Vi è sinergia di intenti e scopi tra le due istituzioni?

«L’area Archeologica è gestita dalla Direzione Regionale dei Musei (ex Polo Museale). Il Comune non ha dirette competenze. Negli ultimi mesi per convogliare sinergicamente auspicabili progetti ed iniziative, si è messo a punto un accordo di valorizzazione del sito stesso che vede coinvolti tutti i Soggetti che a vario titolo sono coinvolti nel relativo processo di “ studio, valorizzazione e salvaguardia “ . MI riferisco al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, la Regione Molise, Università degli Studi del Molise, Riserva Mab “Collemeluccio-Montedimezzo”, Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte”  e il Comune stesso. Dopo i ritardi dovuti all’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto, si resta in attesa, in questi giorni, della sola formale sottoscrizione di detto importante strumento».

 Mi è sembrato di capire che non sempre vi è la giusta cura e considerazione da parte della Direzione Regionale dei Musei , ex Polo Museale o sbaglio?

«Ritengo che la Direzione Regionale dei Musei faccia il proprio dovere. Forse ci aspettiamo che al nostro sito venga riconosciuta l’importanza che merita in termini di valorizzazione con importanti nuove campagne di scavi, con la messa in sicurezza e i monumenti, con la possibilità di rendere fruibili da parte dei visitatori di nuove aree di scavo e tanta e qualificata promozione turistica. E’ un patrimonio che merita tutto questo. Qualcuno continua a dire, e credo giustamente, che se tutto quello che noi abbiamo fosse collocato in altre parti del mondo, Pietrabbondante sarebbe riconosciuta come una delle capitali della civiltà antica.  Mi permetto di ringraziare il Prof. Adrano LA REGINA studioso di fama mondiale, che ci onora della sua continua opera di studio e valorizzazione scientifica del nostro sito continuando, tra l’altro, con l’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, di cui è Presidente, a dare continuità alle campagne di scavo portando ogni anno decine di studenti di tutto il mondo a Pietrabbondante». 

Secondo lei quali sarebbero le azioni da compiere per rendere accessibile e godibile appieno questo capitale archeologico?

«In questo periodo i nostri progetti e i nostri sogni per vedere il nostro sito valorizzato nel modo che merita, si scontra con la realtà amara di vederlo chiuso e in condizioni non decorose. Dopo l’emergenza Covid si era in attesa di una pronta riapertura che, purtroppo, non è avvenuta lascando i cancelli sbarrati.  Dalle notizie che abbiamo ricevuto, si parla di una probabile riapertura nella seconda metà di luglio ma, a causa di mancanza di personale di sorveglianza, la stessa potrebbe essere garantita solo qualche giorno a settimana e per poche ore al giorno. Che dire? Una sconfitta per tutti».

Ed ancora, quali sono gli scenari futuri?

«Ho cercato in questi giorni di portare all’attenzione del Ministero questa assurda situazione. La nostra richiesta è ora,  sul tavolo del ministro  che ci ha promesso un pronto intervento . Ad oggi ancora nessuna certezza sul futuro. Certo è, che non ci arrenderemo».

Cosa chiede, dunque, il Comune di Pietrabbondante alla Direzione Regionale dei Musei, ex Polo Museale?

«Intanto una immediata riapertura del sito. Pietrabbondante è un Paese che si trova a mille metri dove le condizioni climatiche incidono nell’andamento del periodo estivo limitando i periodi di bel tempo e conseguente fruizione delle nostre bellezze. Che l’area archeologica sia riportata immediatamente in condizioni decorose con lo sfalcio dell’era e i lavori di manutenzione ordinaria dei percorsi. Che si risolva in via definitiva la problematica della mancanza di personale addetto alla custodia. Che si dia finalmente attuazione ad un concreto piano di valorizzazione».

Ci sono proposte concrete anche dalla politica molisana, la Regione, per intenderci, per fare del sito archeologico, come dei tanti disseminati sul territorio molisano, un volàno per lo sviluppo turistico del Molise?

«La Regione tanto ha fatto nel passato per Pietrabbondante. In questo momento si chiede anche all’Istituzione Regionale di programmare, progettare e realizzare interventi straordinari sul patrimonio archeologico e paesaggistico della Regione, Il turismo è una delle grandi possibilità per garantirci un futuro degno delle nostre aspettative».