In questo Paese serve l'Antimafia dei fatti
IL CASO. Il sindaco di Cerda, Salvatore Geraci, voleva far passare la processione del Venerdì Santo del 2022 sotto casa del boss con annesso inchino?
“Abbiamo disciplinato 207 processioni religiose, dopo aver mappato residenze dei mafiosi, con divieti di fermata e cambi di itinerario.
Fare l'inchino o passare sotto casa dei boss sono cose che non devono succedere. Abbiamo agito in accordo ed in sintonia con le diverse Curie impedendo che accadesse”.
- afferma così Leopoldo Laricchia, ex questore di Palermo, in un incontro con i giornalisti sotto le ultime festività natalizie.
Ma queste parole sembrano non valere nulla di fronte una parte di “antimafia”.
foto di Mike Palazzotto
È il caso della processione del venerdì Santo 2022 a Cerda: il sindaco, Salvatore Geraci, avrebbe sottratto il cellulare al comandante dei vigili urbani, per paura di essere registrato, e lo avrebbe intimato di cambiare il percorso della processione.
“Quando parlo io ti devi stare fermo, zitto e sugli attenti, non gesticolare. Ti ho dato una possibilità e te la sei giocata, tu devi fare ciò che ti dico io.
Prendi carta e penna, scrivi al questore e guai a te se stasera per la processione fai una cosa diversa.”
- sarebbero state queste le parole del sindaco rivolte al comandante della polizia municipale. Il boss in questione è Vincenzo Civiletto, il quale sta scontando una condanna per associazione mafiosa.
Per la Procura di Termini Imerese
“Il comandante della polizia municipale del comune in provincia di Palermo. Giuseppe Biondolillo, avrebbe subito una tentata concussione. Il primo cittadino pretendeva che il comandante scrivesse al questore per ottenere indebitamente la modifica del percorso che il questore stesso aveva comunicato e che imponeva un itinerario differente rispetto a quello tradizionale in quanto quest'ultimo pretendeva il transito della Via Crucis con una sosta presso piazza generale Cascino, nei pressi risiedeva un soggetto appartenente alla criminalità organizzata.”
Salvatore Geraci, deputato dell'ars in forza alla Lega dal 9 agosto 2023, era stato eletto con il partito “sud chiama nord” di Cateno De Luca e membro della Commissione Antimafia.
foto di Mike Palazzotto
Infatti sono subito scattate le indignazione e le dichiarazioni dei vari componenti politici:
“Le notizia di stampa che vedono protagonista l'attuale deputato e sindaco di Cerda, Salvatore Geraci, se verificate, destano preoccupazione. Credo sia giusto che la magistratura faccia il suo corso, ma ritengo pure che l'onorevole Geraci debba dimettersi dalla commissione antimafia per l'onorabilità della stessa commissione di cui sono vicepresidente.
Non possiamo permetterci che su un componente della commissione antimafia penda un sospetto così grave, che coinvolgerebbe addirittura un soggetto che sta scontando una condanna per mafia”
- queste sono le parole del vicepresidente della commissione antimafia in Sicilia, Ismaele La Vardera.
Federico Cafiero De Raho, in forza al movimento 5 stelle e vicepresidente della commissione nazionale antimafia, ha depositato un'interrogazione sulla vicenda affermando:
“Chiediamo al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi di nominare, attraverso prefetto locale, una commissione al Comune di Cerda. I modi spiccioli e intimidatori che Geraci avrebbe usato nei confronti del comandante non fanno che aggravare la sua posizione al di fuori dello stretto ambito penale.
Le parole da lui rivolte al comandante sono sconcertanti. Ma rischiava di costituire l'ennesimo episodio di inchino in una processione religiosa lungo le vie di un piccolo comune di fronte alla casa di un mafioso. Ci aspettiamo che il governo faccia tutto ciò che è in suo potere per difendere l'onorabilità, la trasparenza e l'integrità delle istituzioni di Cerda e di tutta la Sicilia.”
Le risposte di Geraci non si fanno attendere:
“Federico Cafiero De Raho, superficiale parlamentare dei Cinquestelle, chiede una commissione prefettizia al Comune di Cerda affermando, diffamandomi, che avrei voluto che la processione del Venerdì Santo del 2022 passasse sotto casa di un boss. Risponderà ai giudici assieme ai suoi colleghi che hanno firmato l'interrogazione al Ministro Piantedosi.”
Per Vincenzo Lo Re, suo avvocato
“Di mafia qui non c'è nulla. E manco c'è la concussione. È una vicenda surreale, una bolla di sapone e come tale evaporerà in fretta. Abbiamo ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini e chiariremo punto per punto le contestazioni. A giugno del 2022 la Procura di Termini Imerese scriveva alla Dda di Palermo, chiedendo di valutare se nel procedimento a carico di Salvatore Geraci (sindaco di Cerda) potevano emergere fatti di loro competenza e annunciava intercettazioni su tutti gli indagati.
Nel gennaio 2023 la Dda scriveva alla procura di Termini Imerese per chiedere se erano emersi nuovi profili e questa rispondeva di no. Pertanto, due Procure hanno escluso l'esistenza di condotte di rilevanza mafiosa e chi chiede lo scioglimento del Comune di Cerda non conosce le carte.”