Amalia De Simone: anche gli italiani si sono attivati per sfruttare l’emergenza umanitaria

L’inchiesta andata in onda durante la trasmissione «Mi Manda Raitre» ha documentato, con testimonianze, come si stanno attivando le mafie della tratta di donne e bambini.

Amalia De Simone: anche gli italiani si sono attivati per sfruttare l’emergenza umanitaria

«Attorno ai profughi in fuga si è creata una piscina piena di squali, alcuni economici, altri sessuali» così Amalia De Simone ha riassunto quanto sta accadendo ai confini e nei luoghi di frontiera ucraini dopo l’esplosione della nuova guerra in apertura della sua inchiesta andata in onda sabato 26 marzo durante la puntata di Mi Manda RaiTre che è possibile rivedere integralmente qui https://www.raiplay.it/video/2022/03/Mi-manda-Raitre-91f505c0-c487-49a8-825a-e5a6afac927c.html  

Gli squali sono i trafficanti di esseri umani, le mafie della tratta. La nuova guerra in Ucraina è, ha denunciato la presidente di Ebano Michelangela Barba, «un’occasione da non perdere per i trafficanti di esseri umani».

Mafiosi «ampiamente sostenuti dalla domandaprosegue la denuncia di Michelangela Barba - perché nei forum dei clienti della prostituzione ci sono state esplosioni di giubilo davanti lo scoppio della guerra alla prospettiva di veder arrivare tante giovani belle ucraine assolutamente disperate».

Durante l’intervista ad Amalia De Simone per Mi Manda Raitre accanto a Michelangela Barba è stata presente Anamaria, coordinamento Ebano di Siret, che ha testimoniato di aver visto con i propri occhi  «un macchinone che ha avvicinato una ragazza promettendo alloggio, trasporto».

Lì dove arrivano donne e bambini in fuga dalla guerra spuntano «auto lussuose che hanno avvicinato queste ragazze proponendo alloggio, aiuto, sostegno, lavori con guadagni meravigliosi» riporta la testimonianza da Siret di Ebano Michelangela Barba concludendo che «sappiamo ormai tutti questo cosa significa». Ovvero sfruttamento, schiavitù sessuale, industria mafiosa dello stupro.

I giornalisti giornalisti sono i «cani da guardia» di ogni potere, ne documentano e verificano fatti e misfatti e li rendono pubblici. Troppo spesso si afferma che il giornalismo non esiste più, che ormai non è più possibile avere la schiena dritta, illuminare quel che rimane oscuro, chiamare ogni cosa con il proprio nome. Amalia De Simone con le sue inchieste, con il suo instancabile e prezioso impegno è una delle dimostrazioni viventi del contrario. In quest’impegno da watch dog da tanti anni ci racconta e documenta fatti e atti delle mafie, in Italia e in Europa. Quelle mafie che nello stupro a pagamento hanno trovato da decenni, sulle rotte dall’Africa delle mafie nigeriane o dall’Europa dell’Est di varie mafie cresciute e prosperate nella civile Europa e ai suoi confini orientali dopo la caduta del muro di Berlino, uno dei capisaldi più floridi e violenti delle loro reti criminali.

«Siamo diventate bancomat di carne» il grido di denuncia e disperazione di una schiava africana della tratta riportata in un’inchiesta dell’estate 2019

https://amaliadesimone.com/2019/07/31/tra-le-africane-schiave-della-tratta-siamo-diventate-bancomat-di-carne/

Le stesse parole documentate in una precedente inchiesta di due anni prima in cui sono state denunciate le violenze, gli abusi, gli stupri, le torture subite da ragazze minorenni giunte in Italia dalla Libia provenienti dalla Nigeria.

https://amaliadesimone.com/2017/07/19/io-prostituta-nigeriana-violentata-in-libia-picchiata-in-italia-ho-un-debito-da-50-mila-euro-cosi-le-ragazze-vengono-costrette-a-vendersi/  

Ragazze e anche bambine in tenera età

https://amaliadesimone.com/2017/07/18/la-tratta-delle-prostitute-bambine-nigeriane-che-arrivano-in-italia-sui-barconi-dei-migranti/  https://amaliadesimone.com/2016/01/19/nude-e-umiliate-il-rito-che-incatena-le-donne-nigeriane-alla-mafia-e-le-costringe-a-fare-le-prostitute/ 

https://amaliadesimone.com/2013/11/26/linfanzia-rapita-la-tratta-dei-ragazzini-venduti-per-prostituirsi-a-milano/ https://amaliadesimone.com/2013/11/07/le-ragazzine-doccia-che-si-prostituiscono-a-scuola-in-cambio-di-regali-il-caso-delle-otto-adolescenti-di-milano/  https://amaliadesimone.com/2013/07/18/linfanzia-rapita-i-ragazzini-che-si-prostituiscono-in-strada-a-napoli/

Schiavizzate, imprigionate, minacciate di morte se provano a ribellarsi ai boss del papponaggio https://amaliadesimone.com/2016/11/22/la-storia-di-grace-condannata-a-morte-dalla-mafia-nigeriana-aiutatemi-vivo-nel-terrore/

Le mafie dello stupro a pagamento e i pedofili trovano oggi sul web autostrade infinite in cui consolidare e diffondere i loro immondi traffici https://amaliadesimone.com/2012/04/18/droga-armi-minori-e-killer-viaggio-nel-deep-web-dove-tutto-e-possibile/

Queste sono inchieste che Amalia De Simone ha realizzato tra il 2012 e il 2019. Fili rossi, di sangue e lacrime, disumanità e calvari, emersi in queste inchieste si uniscono a quanto sta emergendo in queste settimane sull’attività criminale dei trafficanti che stanno sfruttando l’emergenza umanitaria causata dalla nuova guerra in Ucraina.

Pedofilia, trafficanti, il web che si pone come megafono e strumento dello sfruttamento mafioso. È passato un mese ormai dalla prima denuncia del sociologo rumeno Gelu Duminică su facebook e di Sex Industry is violence in Italia.

C’è chi ha negato, chi continua a tacere e chi documenta e denuncia. Come Sex industry is violence, come l’associazione Ebano, come persino Unicef e OIM, come Resistenza Femminista e Ge-Stac in Germania, come Amalia De Simone nell’inchiesta per Mi Manda RaiTre. Quello che continua ad emergere è inequivocabile e non ha neanche necessità di ulteriori commenti, qualsiasi coscienza civile e umana spazzerebbe via ogni ideologia pro papponaggio, ogni frase fatta e ogni cecità di comodo.

Ucraina, le mafie dello stupro a pagamento stanno già sfruttando l’emergenza umanitaria

https://www.wordnews.it/ucraina-le-mafie-dello-stupro-a-pagamento-stanno-gia-sfruttando-lemergenza-umanitaria

Conferme e riscontri: le mafie dello stupro a pagamento stanno sfruttando l’emergenza umanitaria

https://www.wordnews.it/conferme-e-riscontri-mafie-dello-stupro-a-pagamento-stanno-sfruttando-lemergenza-umanitaria

Ucraina, ulteriori denunce delle mafie della tratta

https://www.wordnews.it/ucraina-ulteriori-denunce-delle-mafie-della-tratta

Clienti? Mercato? Lavoro? No, stupro online

https://www.wordnews.it/clienti-mercato-lavoro-no-stupro-online

Ucraina, denuncia dell'Unicef: bambini a rischio tratta

https://www.wordnews.it/ucraina-denuncia-dellunicef-bambini-a-rischio-tratta

Sfruttamento dell'emergenza umanitaria dalle mafie dello stupro a pagamento, petizione e volantino in Germania

https://www.wordnews.it/sfruttamento-dellemergenza-umanitaria-dalle-mafie-dello-stupro-a-pagamento-petizione-e-volantino-in-germania

Durante la video inchiesta Amalia De Simone ha raccolto la testimonianza di una famiglia costretta a pagare 1200 euro per poter fuggire in Italia. E sulla rotta verso l’Italia i trafficanti appaiono attivi massicciamente, anche italiani. Don Francesco, parroco di Cassino, ha raccontato di aver ascoltato testimonianze che a Varsavia «chiedono 500 euro per arrivare in Italia» e di aver visto italiani contrattare per la partenza verso l’Italia.

«Ci sono italiani arrivati apposta lì per lavorare sulla guerra» la forte denuncia sottolineata dalla stessa Amalia De Simone durante l’intervista con don Francesco.

Traffico sessuale di donne e bambini: in Moldavia ci sono annunci per ragazze nubili e minorenni di 12 anni. «Ci sono stati tentativi di adescamento in cambio di passaggi, ospitalità sicura – ha denunciato Grazia Moschetti (Action Aid) – in realtà erano persone che volevano abusare sia delle donne che dei bambini» sfruttando «la loro condizione di assoluta vulnerabilità».

Action Aid, ha aggiunto Moschetti, ha monitorato annunci in cui «si dà la disponibilità ad adottare delle bambine». Annunci che sono all’attenzione di Europol.

«La maggior parte delle donne sono disperate, completamente vulnerabili e quindi a volte non hanno nemmeno scelta – ha testimoniato Alina Cerbotari (Moldavia per la Pace) - poi non sappiamo cosa può succedere dentro quelle mura, dobbiamo monitorare le frontiere, in Germania per esempio la polizia ha intensificato la presenza nelle stazioni». Una denuncia che riassume quanto sta accadendo e la vera unica reale realtà intorno allo schiavismo mafioso dello stupro a pagamento, patriarcale e pedofilo. Chi fa finta di non sapere o nega tutto questo, come sta accadendo anche in queste settimane, è solo e soltanto complice e carnefice.

È quindi prezioso, importante, un dono per la società e per chi si batte e denuncia, la video inchiesta di Amalia De Simone sul servizio pubblico italiano.

Grazie a lei milioni di persone possono ora conoscere quel che sta accadendo e più di qualche negazionista/minimizzatore magari iniziare almeno a provare vergogna. In queste settimane, con i nostri mezzi, stiamo provando a continuare a raccontare e dare voce.

Nel ringraziare Amalia De Simone per aver dato voce sugli schermi televisivi nazionali alle vittime e alle associazioni, concludiamo quest’articolo ribadendo ancora una volta la linea portata avanti finora e che continueremo a portare avanti. Rimanendo sempre a disposizione e continuando a battere e ribattere sulla denuncia.

«Battendo sempre sullo stesso mattone la casa crolla» disse Pier Paolo Pasolini nell’ultima intervista poche ore prima di essere assassinato. Questa schifosa, immonda, perversa, criminale casa prima o poi dovrà crollare, battiamo sul mattone della denuncia e dell’indignazione fino a frantumare mattone e casa.  

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LA NOSTRA INTERVISTA AD AMALIA DE SIMONE SULLE MAFIE IN EUROPA E IL SUO LIBRO D'INCHIESTA MAFIEUROPA

In Europa ci sono porti dove non controllano i traffici e paradisi fiscali per le mafie

https://www.wordnews.it/in-europa-ci-sono-porti-dove-non-controllano-i-traffici-e-paradisi-fiscali-per-le-mafie

In Germania le prime infiltrazioni mafiose sono arrivate oltre trent’anni fa

https://www.wordnews.it/in-germania-le-prime-infiltrazioni-mafiose-sono-arrivate-oltre-trentanni-fa

Quando penso a Roberto Mancini mi viene in mente lo sguardo della moglie Monica

https://www.wordnews.it/quando-penso-a-roberto-mancini-mi-viene-in-mente-lo-sguardo-della-moglie-monica