La catastrofe
L'OPINIONE. «Stiamo assistendo a qualcosa di pericoloso che potrà portarci ad una catastrofe».
…Oggi vi parlerò della catastrofe. Un grande filosofo francese ha detto che la catastrofe è l’unica vera risorsa del sud. Non facciamo che sentire di nuove catastrofi, vere o presunte. Non facciamo che assistere a una politica, a un’industria che prosperano sulla catastrofe. Mi chiedo come la gente possa tollerare tutto questo. E infatti comincio ad averne abbastanza.
dal film «Viva la Libertà» di Roberto Andò
Le guerre recenti, in particolare quella israeliana contro Gaza, mettono in evidenza una netta dissociazione delle classi dirigenti e dei popoli. Si hanno manifestazioni partecipate in tutto il mondo per cercare di fermare il genocidio dei palestinesi ma i governi e la propaganda che controllano, tramite la comunicazione, vanno su altre strade.
Non è la prima volta che succede. Ricordo ancora le manifestazioni contro la guerra in Iraq che ebbe a Londra la partecipazione di 2 milioni di persone. Niente da fare, si doveva fare quella guerra e la si è fatta con i risultati che sappiamo.
Perché questo dissenso diffuso non realizza mai un cambio di classi dirigenti consono a queste aspirazioni popolari? Penso che avvenga per un controllo stretto del sistema comunicativo che tende a spostare, al momento delle consultazioni elettorali, l'attenzione su altro e per la mancanza di un pensiero politico, economico e sociale alternativo al pensiero unico.
In questo modo si spiega il perché più del 50% della popolazione non si reca alle urne, convinta che chiunque vada nulla cambi.
In questo modo si sta portando avanti una destrutturazione delle democrazie che non serve più ad una società che deve concentrare ricchezza e non distribuirla come in epoca keynesiana.
Stiamo assistendo a qualcosa di pericoloso che potrà portarci ad una catastrofe.
L.P.
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