La memoria corta

L'amarezza è grande, ma non dispero. Confido nelle nuove generazioni, con le quali bisogna impegnarsi per offrire un sistema di valori che dia speranza di futuro e di cambiamento.

La memoria corta
Foto di Sasin Tipchai da Pixabay

Sono numerosi i difetti dell'essere umano, e ne ho scritto più volte. Ma questi tre li considero devastanti per un ordinato progresso della società civile e politica: Individualismo, Egoismo, Narcisismo.
Il popolo italiano, in particolare, è fatto di individui che hanno una distorta percezione del proprio essere rispetto agli altri, in quanto si ritengono tutti, singolarmente intesi, unici e di gran lunga superiori.

La stima di sé raggiunge vette patologiche, talché gli altri vengono di fatto considerati inutili e semplici spettatori. Se l'analisi è corretta possiamo dire che in Italia abbondano gli idioti, che hanno una grande considerazione di sé e si credono persone straordinarie.
In realtà sono esseri vuoti e boriosi.

Il risultato è un insieme di singoli o di piccoli gruppi, di partiti, di clan, che non comunicano nè interagiscono osmoticamente tra loro. Ciascuno opera a prescindere dagli altri, sovente in conflitto per la supremazia.
In una nazione siffatta gli eletti alle cariche pubbliche sono convinti di essere i migliori, e ogni singolo gruppo di potere si ritiene meritevole di governare.

Ne deriva che invece di concorrere al bene comune si segue un principio assolutamente stolto e irresponsabile: "visto che non posso farlo io, piuttosto che lo faccia lui, meglio che non si faccia"!
Consegue un assoluto immobilismo.

I problemi del Paese restano irrisolti, e tutto si riduce alla promessa, al vano discutere, all'urlo e all'insulto reciproco, alla volgarità dell'eloquio.
L'unico obiettivo è giungere al potere, pur sapendo che le promesse fatte non potranno mai essere mantenute. Tanto il popolo ha corta memoria, e la volta successiva si ripeterà il copione.
Questo è lo stile che ha caratterizzato gli ultimi 30 anni della vita politica del nostro Paese.

L'amarezza è grande, ma non dispero. Confido nelle nuove generazioni, con le quali bisogna impegnarsi per offrire un sistema di valori che dia speranza di futuro e di cambiamento.
"Sursum corda"!

WORDNEWS.IT © Riproduzione vietata