Vasto, da Peppino Impastato a Bottino Craxi dimenticando Pippo Fava

Il 19 febbraio il consiglio comunale della Città del Vasto (la stessa amministrazione che si era immediatamente preoccupata per i poveri eredi dei marchesi D’Avalos) ha avuto come primo punto all’ordine del giorno l’intitolazione di una strada a Bottino Craxi.

Vasto, da Peppino Impastato a Bottino Craxi dimenticando Pippo Fava
Via G. Imbastato: foto del cartello, poi rimosso
Vasto, da Peppino Impastato a Bottino Craxi dimenticando Pippo Fava

Zio Bottino perché sei tu zio Bottino? Potremmo parafrasare l’eterna Giulietta di Shakespeare davanti al consiglio comunale vastese del 19 febbraio. La città, andata subito in ansia per le sorti degli ultimi eredi dei marchesi D’Avalos (come abbiamo già raccontato), accomunando persino il Pd e pezzi della Lega, ha iniziato l’era Baccalà (terzo presidente del consiglio) con la proposta di intitolare una strada a zio Bottino. Tra i punti all’ordine del giorno c’erano lo stato dell’acquedotto, la mancanza di dirigenti in pianta organica, questioni sanitarie, di urbanistica e del commercio in città. Abbiamo crisi aziendali clamorose da Vasto Marina alla Val di Sangro; la guardia di finanza, nelle stesse ore, ha svolto l’ennesimo blitz in Comune; lo spaccio di stupefacenti continua ad animare la cronaca nera mentre quella politica si è accesa anche in queste ore sul porto di Vasto. Ma l’era Baccalà è iniziata con un colpo di genio: intitolare una strada a Zio Bottino. Una discussione durata oltre due vore, con la corsa ad intervenire dei presenti.

Chi esce dall’autostrada, arrivando a Vasto, viene accolto dalla visione della zona industriale di Punta Penna. Zona dove fioriscono capannoni industriali, a pochi passi da una Riserva Naturale. Il Consorzio che gestisce la Riserva, oltre dieci anni fa, ebbe una meritoria idea: intitolare alcune strade della zona industriale agli eroi dello Stato. Furono scelti alcune personalità che hanno lottato contro le mafie e per la democrazia, una fu intitolata a Peppino Impastato. Ma per uno sfortunato errore di tipografia Peppino divenne Giuseppe Imbastato. Per carità. sono cose che possono succedere. Non è nostra intenzione flagellare il povero tipografo. Nel 2014 il trentesimo anniversario dell’assassinio di Pippo Fava ha portato ad una breve riscoperta, anche nel grande pubblico, dello storico direttore de I Siciliani; la RAI gli dedicò anche una prima serata. All’epoca il vicepresidente del Consiglio Comunale (oggi esponente della Lega, uno dei due proponenti per la via a zio Bottino) propose di organizzare un convegno e intitolare una strada a Fava, proposta ripetuta nell’agosto 2017. Sono passati oltre 6 anni, quasi tre dalla riproposizione ma ad oggi non abbiamo nessuna notizia. L’intitolazione di una strada a zio Bottino è datata 2 dicembre 2019, riproposta il 17 gennaio 2020, discussa il 19 febbraio 2020. Andrebbe prima approfondita la conoscenza di Craxi per pensare, magari, ad una tangenziale. Per restare in tema Tangentopoli.