LA SCONFITTA DELLA POLITICA E DELLA COSTITUZIONE

L'OPINIONE DI ANTONIO INGROIA. «E tutto ciò prolungando la vita di un Governo sempre meno rappresentativo del Paese reale, in una cornice sempre più autoritaria che mortifica tutti i diritti, civili e sociali, dei cittadini.»

LA SCONFITTA DELLA POLITICA E DELLA COSTITUZIONE
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (quirinale.it)

Un Parlamento incapace di eleggere un nuovo Presidente della Repubblica autorevole e condiviso è l'espressione dell'inadeguatezza della classe politica che oggi governa il Paese.

Che poi si sia dovuto assistere per una settimana al deprimente balletto della politica e di certe candidature improbabili che non andavano neppure sventolate davanti agli occhi degli italiani per giungere infine all'ennesimo strappo della prassi costituzionale rieleggendo, perfino contro la volontà dello stesso Mattarella, il Presidente uscente per un altro settennato, approfondisce il fossato di questa classe politica da un Popolo sempre meno Sovrano e da una Costituzione a cui questa classe politica e questo Parlamento, con pochissime eccezioni, hanno voltato irresponsabilmente le spalle.

E tutto ciò prolungando la vita di un Governo sempre meno rappresentativo del Paese reale, in una cornice sempre più autoritaria che mortifica tutti i diritti, civili e sociali, dei cittadini.

E' il momento di organizzare un'opposizione a questo Sistema, a questo stato di cose, è il momento di coalizzare i cittadini stanchi e assetati di libertà, lavoro e diritti per ripristinare la Democrazia, lo Stato di diritto e lo Stato sociale secondo Costituzione.

Antonio Ingroia

già pm antimafia (padre del processo sulla Trattativa Stato-Mafia) e oggi avvocato

Presidente di Azione Civile