LETTERA APERTA A DUE PADRI CHE FORSE NON HANNO SAPUTO EDUCARE

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Non vorrei avere esagerato nella mia breve e spietata analisi, ma credo che entrambi, Beppe ed Ignazio, abbiate bisogno del consulto di un bravo specialista. Perché, vedete, spesso i problemi dei figli nascono dai problemi non risolti dei padri.»

LETTERA APERTA A DUE PADRI CHE FORSE NON HANNO SAPUTO EDUCARE

Cari Beppe Grillo e Ignazio La Russa, a distanza di qualche anno l'uno dall'altro due vostri figli sono accusati dello stesso reato: violenza sessuale. A prescindere dagli esiti processuali, vi siete chiesti cosa non ha funzionato? 

Vi siete chiesti quali valori avete testimoniato e trasmesso, in particolare sul modo di concepire il rapporto tra uomo e donna?

Voglio essere sincero, per ragioni diverse nessuno di voi due mi ha mai convinto.

Caro Beppe, comincio da te.
Quando facevi solo il comico, molti anni fa, talora risultavi divertente; poi hai cominciato a fare politica e mi sono accorto che hai qualche problema non risolto. Soffri di una sindrome che gli psichiatri definiscono COPROLALIA. Letteralmente significa "linguaggio fecale", e rivela l'impulso ad usare parole volgari e oscene, che si manifesta in modo patologico nelle sindromi schizofreniche.

Caro Ignazio, adesso vengo a te.
Certamente il tuo essere un nostalgico del fascismo non è già un buon segnale. Ma ciò che ritengo preoccupante è la maniacale collezione di busti di Mussolini. Una sorta di FETICISMO.
Il feticismo, caro Ignazio, secondo gli antropologi, è il culto di un feticcio come rimedio alla sensazione di inquietudine e di impotenza di fronte agli eventi che non si controllano. Per fare un esempio: come la coperta di Linus!

Freud, addirittura, lo collega all' angoscia di castrazione.

Non vorrei avere esagerato nella mia breve e spietata analisi, ma credo che entrambi, Beppe ed Ignazio, abbiate bisogno del consulto di un bravo specialista. Perché, vedete, spesso i problemi dei figli nascono dai problemi non risolti dei padri.
E lo dico senza rancore, sinceramente.

Per chiudere: sul piano giudiziario mi auguro che i vostri figli siano assolti.
Ciò che massimamente conta e che imparino a vivere.
Per voi due, forse, è troppo tardi.