Dalla ferocia della guerra all’affermazione della libertà di amare

«Lola nascerà a diciotto anni» è un libro che rende omaggio alla memoria del giovanissimo partigiano Giuseppe Carnevari, massacrato nella caserma della Brigata Fascista Ettore Muti, in Via Rovello, il cui corpo fu fatto poi sparire gettandolo dal Ponte di Vaprio d’Adda nel fiume sottostante e di tutti quelli che hanno lottato fino alla morte per la libertà. Faccio miei le parole dell’autrice quando dice che le libertà costituzionali delle quali oggi godiamo oggi, a cominciare da quella di pensiero e di opinione politica, poggiano sul sacrificio della vita di tanti giovani come Giuseppe.

Dalla ferocia della guerra all’affermazione della libertà di amare

Osservo mia madre al di là del vetro del tavolo, la cui ampiezza è già di per sé un modo per tenerci distanti. Considero che non abbiamo mai potuto abbracciarci e neppure sfiorarci. A parte la prima volta, quando abbiamo violato la regola, motivo per cui siamo state rimproverate e minacciate di sospensione dei colloqui.

Ti senti bene, mamma?.

Mai stata meglio. Sono la donna più felice della terra, replica con un sorriso che sgombra ogni dubbio, inviandomi una carezza da lontano. L’unica cosa che potrebbe rendermi ancora più felice sarebbe stringerti forte al cuore.

La recensione di oggi ha un valore diverso perché diverso è il momento che stiamo vivendo per mille ragioni che conosciamo, in questo silenzio rotto solo dalle drammatiche notizie delle vittime del Covid-19 che sospende, da giorni, il nostro vissuto nella dimensione surreale dell’incubo.

Ho cominciato a leggere questo libro, perché amo questa scrittrice che sa donare sempre, con il suo talento letterario, la vera compagine della realtà come si disvela, da spettatore e da protagonista. Ella investe tutta la sua competenza nello scrivere, la sua curiosità e il suo rigoroso metodo di indagine storica, a servizio dei suoi numerosi lettori. Ho avuto il piacere e l’onore di incontrala più volte, per dialogare con lei dei suoi libri, nel nostro Molise, ed ogni volta, in ogni suo libro, ho ritrovato sempre un’anima trepidante, un acceso moto verso la vita, una capacità di “raccontare” storie, come lei dice, come se fossero vissute nel momento in cui le si leggono e che poi necessariamente si  fanno proprie.

Lola nasce a diciott’anni è ambientata nella Milano della Seconda Guerra Mondiale, quando c’era poco da sorridere, quando il regime fascista aveva disorientato il popolo, trascinandola in una guerra dolorosa. Al centro della storia, che la rende così umanamente toccante, la vicenda di Mara Bonfanti, giovane ed avvenente ragazza liceale di buona famiglia che, contravvenendo alle convenzioni, libera come l’aria, spavalda nella sua bellezza e frivolezza, si innamora di Mario Carnevari, operaio antifascista dagli occhi azzurri, bellissimo e poverissimo.

Il loro amore rimarrà eterno anche quando Mara dovrà abbandonare la dolce bambina, la sua Lola, alla nascita, frutto del loro tenero amore, e sposare il generale vicino al Duce, per salvare la sua reputazione.

Sullo sfondo la crudeltà raccapricciante dei metodi di punizione fascista, la scarsissima considerazione per le donne, considerate oggetto sessuale e usate per rimarcare l’onnipotenza degli uomini del Duce, gli eventi storici che composero l’atmosfera cupa della bella Milano, di cui si descrivono i luoghi più popolari, il Ticinese, ma anche quelli che rendono la città ancor oggi spettacolare.

E sono quei luoghi che diventano, come spesso accade con Carla Maria Russo, un tutt’uno con i personaggi, con le loro azioni, con la descrizione minuziosa del giro di vite che si consuma in un quadro desolato di delitti, di violenze, di grido disperato dell’uomo, della donna, asserviti alla dittatura  fascista.

Lola nasce a diciotto anni perché fu quello il momento in cui, attraverso una lettera anonima , arriverà a conoscere Mara, la sua mamma, non più madre.

La scorrevolezza della scrittura, attraverso la presentazione dei fatti ad opera ora dell’uno, ora dell’altro personaggio, fondamentali tutti nell’economia del racconto, inaugurano uno stile moderno e raffinato di scrivere.

Sotto gli occhi dei riflettori tutte le stragi consumate,  i bombardamenti, le aberranti trucidazioni,  gli abusi in nome della belva umana che reprime la libertà e la contagia di bieco egoismo e squallore.

Molti fatti sono comprovati dalla verità storica, avvenuti realmente come l’uccisone del giovanissimo partigiano Giuseppe Carnevari e il bombardamento della scuola elementare Francesco Crispi a Gorla, il 20 ottobre 1944.

 

Lola nascerà a diciott'anni di Carla Maria Russo, Pickwick, 2019

L'autrice è appassionata di ricerca storica e adora le biblioteche, dove trascorre parecchio tempo.
Per Piemme ha pubblicato con successo La sposa normannaIl Cavaliere del GiglioL'amante del DogeLola nascerà a diciott'anniLa regina irriverenteLa bastarda degli Sforza e I giorni dell'amore e della guerra, questi ultimi dedicati alla figura di Caterina Sforza. Nel 2017, sempre per Piemme, ha pubblicato Le nemiche.