Palermo, blitz della polizia. Tredici arresti. Traffico di droga sull’asse Napoli-Palermo

I trafficanti trattavano soprattutto cocaina ed eroina, che poi smerciavano ai pusher palermitani attivissimi nel mercato di Ballarò, ma anche ad altri grossisti, nel Trapanese.

Palermo, blitz della polizia. Tredici arresti. Traffico di droga sull’asse Napoli-Palermo

Sono tredici le persona fermate con l’accusa di gestire un ingente traffico di droga nel capoluogo siciliano alle prime luci dell’alba di questa mattina.

Secondo le indagini condotte dagli investigatori della Squadra Mobile di Palermo diretta da Rodolfo Ruperti e coordinate dal Procuratore Aggiunto Salvatore De Luca, hanno delineato l’esistenza di un’associazione a delinquere di tipo gerarchico e piramidale.

 

Al vertice dell’organizzazione ci sarebbero due persone di nazionalità nigeriana con precedenti specifici in materia di stupefacenti, regolarmente presenti sul territorio nazionale, tanto da beneficiare anche del “reddito di cittadinanza”, che risultano aiutati da altri cinque connazionali e supportati da un cittadino italiano.

 

Secondo le indagini ONWUJIOBI Joseph Nnodu chiamato Oga Joe, ossia Capo, era l’intellettuale del gruppo, e si poneva quale trat-d’union con gli altri membri di vertice, mentre EMMANUEL Solomon Gukas, gestiva l’asse fornitore-acquirente-spacciatore di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti, con l’ausilio di diversi soggetti in qualità di corrieri ed ovulatori. Entrambi sono stati arrestati questa notte insieme a altre undici persone sulla base di un provvedimento di fermo firmato dal procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Salvatore De Luca.

 

I trafficanti trattavano soprattutto cocaina ed eroina, che poi smerciavano ai pusher palermitani attivissimi nel mercato di Ballarò, ma anche ad altri grossisti, nel Trapanese.

Per il trasporto il gruppo si avvaleva di corrieri, la gran parte dei quali viaggiavano a bordo di pullman di linea o tramite treno, nascondendo la sostanza stupefacente in confezioni di bagnoschiuma precedentemente svuotate oppure fra gli indumenti, all’interno di parti intime ma anche ingerite, previo confezionamento in ovuli, anche 50 alla volta.

 

I pusher poi occultavano le dosi in bocca per consegnarle ai clienti, che raggiungevano tramite mezzi elettrici o biciclette in punti d’incontro concentrati prevalentemente nel centro storico, in particolare fra le vie del quartiere rionale di “Ballarò” e della zona Stazione centrale – via Oreto. Per ordinare o trasportare i quantitativi di sostanza stupefacente era stato coniato un vero e proprio glossario, con l’utilizzo di parole “in codice”.

 

Nell’organizzazione c’era anche un italiano Gioacchino Scaglione che avrebbe avuto compiti logistici. Le indagini sono iniziate nell’aprile del 2020 e hanno consentito di documentare un traffico di cocaina ed eroina che giungeva a Palermo prevalentemente dalla provincia di Napoli, per poi essere smistata, oltre che sulla locale piazza di spaccio, anche nei comuni di Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano e Licata.