'Salvezza': una graphic novel per raccontare la complessità del Mare Nostrum

Incontro al Liceo Manin con l’Autore Marco Rizzo.

'Salvezza': una graphic novel per raccontare la complessità del Mare Nostrum


 

Nella mattina di mercoledì 27 marzo l’Aula Magna del Liceo Manin è stata il proscenio di un interessantissimo incontro con l’autore Marco Rizzo, giornalista e scrittore di numerosi libri, tra cui, insieme al fumettista Elio Bonaccorso, della graphic novel “Salvezza”, edita da Feltrinelli.

 

Le classi 1^D e 1^E del liceo linguistico hanno partecipato all’evento, intervistando l’autore ed esprimendo le loro riflessioni, frutto di un lungo percorso di studio sul tema dell’immigrazione. “Salvezza” nasce nel 2018, ma nel 2019 si amplia con l’aggiunta di una continuazione intitolata “A casa nostra...Cronache di Riace”.

 

 

La narrazione del romanzo a fumetti è il racconto di un’esperienza diretta, vissuta dai due artisti a bordo della nave “Aquarius”, la nave con la quale si soccorrono i migranti al largo della Libia. Vincitore di diversi premi, “Salvezza” è stata definita “una delle migliori dimostrazioni italiane di graphic journalism” dall’Huffington Post, poiché riporta sia il vissuto di Marco Rizzo ed Elio Bonaccorso nell’aiutare un folto gruppo di migranti, uomini e donne di tutte le età, che i dolorosi racconti da loro ascoltati dopo i soccorsi.

 

Per prepararsi adeguatamente all’incontro, le studentesse e gli studenti delle classi partecipanti, insieme alle loro insegnanti Elettra Marrone e Giusy Rosato, hanno letto integralmente la graphic novel e hanno analizzato i dati del fenomeno migratorio, discutendo anche sui concetti di cittadinanza e identità. I giovani si mostrano sempre molto interessati ad affrontare le questioni sociali e a confrontarsi su un argomento particolarmente delicato, a volte anche per loro stessi.

 

Infatti, molti di loro hanno manifestato il compiacimento per la proposta altamente formativa, sottolineando l’importanza di simili lezioni, anche in relazione alla propria identità, considerando l’eterogeneità dei gruppi-classe, con la coesistenza al loro interno di origini culturali diverse.

 

Tra le testimonianze delle studentesse e degli studenti riportiamo, a titolo esemplificativo, quella di M., che ha scritto: “Ho apprezzato il fatto che abbiamo parlato di questo tema,  perché parlarne serve a diffondere conoscenza, ma anche consapevolezza”, accanto a quella di J.: “È importante comprendere la complessità delle identità umane e promuovere un approccio inclusivo che valorizzi le diversità e affronti gli stereotipi”.

 

Durante la video-diretta è prevalsa la curiosità delle ragazze e dei ragazzi, che hanno rivolto all’autore numerosissime domande, tra cui: “Quali emozioni si provano quando si avvista un barcone di persone che hanno bisogno di aiuto?”, oppure: “In questa esperienza c’è stata una persona, o anche più di una, che le ha insegnato qualcosa?, o ancora: “Perché ha deciso di intraprendere questo pericoloso viaggio?”. 

Marco Rizzo, non solo attraverso le sue opere, ma anche per mezzo della sua stessa persona, profonda, sensibile, attenta, riesce ad utilizzare uno stile comunicativo che abbraccia tutti e tutte, e non esclude nessuno. Anche per questa ragione incontrarlo non è stato solo un momento formativo e informativo, ma anche estremamente piacevole.

 

Elettra Marrone

Giusy Rosato