Una piazza intitolata a Francesco Giampietri, «Il filosofo dell’anima»

La richiesta di intitolazione di un luogo pubblico di Venafro al nome di Francesco Giampietri nasce dall’opera da lui svolta sia sul versante culturale sia sul versante sociale, a livello locale ma anche nazionale.

Una piazza intitolata a Francesco Giampietri, «Il filosofo dell’anima»

La richiesta è stata avanzata dalla Cooperativa Sociale Il Geco, dal Collettivo Divergente e dall’Associazione, da lui fondata, Venus Verticordia. A sostegno della richiesta è stata lanciata una raccolta firme, raccolte tra il 20 gennaio e il 18 febbraio (meno di un mese).

Le firme pervenute sono circa 4mila. Il 24 marzo 2021, tramite posta pec, sono state inviate al Comune di Venafro: la richiesta delle associazioni, le firme raccolte e la relazione tecnica che ne illustra le ragioni della richiesta. La maggioranza assoluta delle firme è arrivata da Venafro: moltissime quelle dall’intero Molise e da ogni parte d’Italia, da Firenze, da Ragusa, da Viterbo e da Roma.

Oltre ad aver dato lustro alla città di Venafro con la sua opera scientifica e con la sua produzione di scrittore, Francesco Giampietri è stato attivissimo a Venafro come animatore culturale. La sua attenzione, in questo campo, è stata anzitutto rivolta ai giovani, che egli ha saputo appassionare alla sua idea di cultura come bellezza, venendo spesso per questo invitato dagli studenti stessi e dai loro docenti a intervenire nelle scuole.

Francesco Giampietri ha fondato a Venafro tre associazioni – Agorà, nel 2014; Etcetera, nel 2015; Venus Verticordia, nel 2019 – che hanno animato la scena culturale locale con molteplici e pregevolissimi eventi.

Fra i tanti ospiti di primissimo piano portati a Venafro da Francesco Giampietri, ricordiamo: Valerio Magrelli (2014); Claudio Lolli (2014); Roberto Deidier (2015); Elio Pecora (2015); Claudio Giovanardi (2015); Renzo Paris (2015); Beppe Costa (2016); Maurizio Soldini (2016); Fabio Curto (2016); Pietro Corsi (2017); Renzo Paris (2017); Antonio Veneziani (2017); Mina Welby (2017); Gero Grassi (2017); Luciana Castellina (2018); Carlo Bordini (2018).

Tra le iniziative di maggiore successo, divenute ormai appuntamenti annuali per la città di Venafro, ricordiamo La Notte della Poesia, che ha portato in Piazza Annunziata i maggiori protagonisti del panorama poetico italiano; e Femminile Plurale, una riflessione in occasione dell’8 marzo fatta di testimonianze di donne d’eccezione e percorsi artistici al femminile.

Gli eventi promossi da Francesco Giampietri sono stati sempre salutati da un vastissimo concorso di pubblico e dalla partecipazione dei più giovani, coinvolti attivamente nell’organizzazione e nell’animazione – specie musicale – delle iniziative.

Con altrettanta dedizione e con l’idea sempre fissa in mente di fare cultura in provincia, Francesco Giampietri ha promosso eventi culturali e ne è stato ospite sull’intero territorio molisano. L’impegno di Francesco Giampietri è stato particolarmente rivolto, oltre che ai giovani, ai migranti e a quanti sono spesso vittime di discriminazione attraverso la collaborazione attiva con le realtà impegnate a favore dei loro diritti sul territorio e attraverso una riflessione intellettuale sempre capace di scuotere le coscienze disponendole all’inclusione e liberandole della paura del diverso.   

Con il suo nome, Francesco Giampietri ha portato all’attenzione dell’accademia italiana anche il nome di Venafro. Per i suoi meriti scientifici, Francesco Giampietri può essere senza dubbio annoverato tra i nostri cittadini illustri. Il suo impegno per la valorizzazione della cultura e la sua idea di cultura come possibilità di riscatto della nostra realtà cittadina, unitamente all’attenzione per i più giovani e per gli emarginati, hanno fatto di Francesco Giampietri un cittadino esemplare. Perché egli sia ricordato nel tempo e indicato alle generazioni avvenire come modello da seguire e nel campo degli studi e per l’amore verso la sua terra, riteniamo che sia un atto di dovuta gratitudine e riconoscenza l’intitolazione al suo nome di un luogo pubblico della città di Venafro.

Particolarmente significativo sarebbe se tale luogo venisse individuato nello spazio immediatamente antistante la Palazzina Liberty. Ciò per due ragioni: l’area è finora priva di denominazione e, dunque, l’intitolazione non comporterebbe nessuna riorganizzazione della toponomastica già esistente; la Palazzina Liberty è divenuta, all’indomani del suo recupero, il luogo privilegiato dove fare cultura a Venafro.