SIAMO IN PRESENZA DI UN NUOVO NAZISMO

Rastrellamenti, omicidi, violenze, in nome di un Dio dell'odio che non esiste, creato da menti malate. La follia collettiva dei talebani proibisce le classi miste in quanto sarebbero "il male assoluto"!

SIAMO IN PRESENZA DI UN NUOVO NAZISMO
Foto di Amber Clay da Pixabay

Le scene e i racconti che giungono dall'Afghanistan non hanno bisogno di alcun commento.

Fanno inorridire. Rastrellamenti, omicidi, violenze, in nome di un Dio dell'odio che non esiste, creato da menti malate. La follia collettiva dei talebani proibisce le classi miste in quanto sarebbero "il male assoluto"!

I diritti fondamentali della persona umana vengono clamorosamente ignorati. TUTTI. L'ipocrisia e l'osceno realismo di alcuni leader politici propone il rispetto della "cultura" del popolo afgano (Putin) e l'avvio di un "dialogo". In questo momento non voglio fare analisi di alcun genere, ma solo registrare quanto accade.

SIAMO IN PRESENZA DI UN NUOVO NAZISMO.

La tragica vicenda afgana pone una seria domanda. Possono definirsi religioni quelle che predicano la discriminazione, la violenza, la morte di quanti non le condividono e ad esse non si sottomettono? Ritengo che qualunque Dio, cristiano o no, non possa considerarsi tale se non è dalla parte dell'uomo. E di tutti gli uomini.

Il tema di fondo sta nella differenza tra la religione e la religiosità. La prima, spesso, è un insieme di regole e precetti che imprigionano la coscienza e comprimono la libertà. La seconda consiste nella profonda adesione a valori e a principi che sfuggono a qualsivoglia rigida classificazione dei comportamenti.

La prima determina un'etica rigida, che talora opprime e condiziona; che innalza barriere e steccati; che separa; che giudica e condanna. La seconda è l'etica dell'Amore incondizionato, senza se e senza ma. Che non prescrive, ma sta dentro a tutte le scelte. È l'etica della salvezza integrale della persona. È un'etica che può anche essere laica, non illuminata dalla fede in un Dio. 

Se si chiede a un marxista che cosa vuole dirà: la rivoluzione mondiale, la socializzazione dei mezzi di produzione, l'uomo nuovo, la società senza classi. E il cristianesimo cosa vuole? Vuole amore, giustizia, fratellanza, bontà e carità. In fondo vogliono la stessa cosa. E non di rado, purtroppo per i cristiani, i laici perseguono questi ideali con slancio e perseveranza maggiori. Il tema vero e centrale rimane l'attenzione verso l'essere umano. Una religione che non ama, e non emancipa l'uomo in modo integrale, è priva di religiosità.

È solo un vuoto e pericoloso simulacro.