Tre libri per capire la mafia Casalese

Attraverso la disamina delle origini, della caratterizzazione dei suoi capi e dei numerosi fatti di sangue che hanno fatto conoscere al mondo la ferocia di questo temibile clan, il lettore potrà farsi un’idea di quanto la mafia casalese abbia inciso profondamente e negativamente.

Tre libri per capire la mafia Casalese

Nell'ambito della rubrica di approfondimento Mafie, WordNews consiglia tre libri per approfondire la genesi e gli sviluppi di una delle più potenti organizzazioni mafiose, il clan dei Casalesi. Attraverso la disamina delle origini, della caratterizzazione dei suoi capi e dei numerosi fatti di sangue che hanno fatto conoscere al mondo la ferocia di questo temibile clan (molto più mafioso che camorristico), il lettore potrà farsi un’idea di quanto la mafia casalese abbia inciso profondamene e negativamente sul territorio campano e non. In particolare tre sono i libri scelti, che chiariscono e al contempo analizzano a pieno il fenomeno del clan dei casalesi. 

L’Impero. Traffici, storie e segreti dell'occulta e potente mafia dei casalesi di Gigi Di Fiore, Rizzoli

«Dopo l'esplosione dello scandalo delle discariche in Campania e la sentenza d'Appello del processo Spartacus, i Casalesi sono balzati alla ribalta della cronaca. Come nel caso dei Corleonesi in Sicilia, il clan più potente e sanguinario della camorra non viene dalla città ma dalla campagna: il paese di Casal di Principe, in provincia di Caserta. E proprio un'alleanza organica con la mafia è all'origine del trionfo dei Casalesi, che incarnano lo spirito e i riti della vecchia camorra e insieme dimostrano una straordinaria capacità di adattarsi al presente. Fin dagli anni Ottanta hanno sviluppato un controllo paramilitare del territorio, esigono percentuali sulla vendita di droga, sulla prostituzione, sul gioco d'azzardo, esercitano estorsioni su ogni attività commerciale, si infiltrano in tutti gli appalti pubblici, governano gli investimenti immobiliari, diversificano le loro attività in settori che vanno dalle pompe funebri alla produzione di mozzarella di bufala fino al calcio, riciclano milioni di euro e si arricchiscono col business dei rifiuti tossici e delle discariche abusive, allargando sempre più la loro influenza in Italia e nel mondo; e tutto questo in mezzo a delitti eccellenti, lupare bianche, sanguinose guerre fra clan. Attraverso documenti, atti giudiziari, testimonianze, cronache giornalistiche e una serrata ricostruzione storica l'autore compone con "L'impero" il primo racconto complessivo di un'agghiacciante realtà criminale che è diventata un vero cancro sociale».

L’ultimo bunker di Catello Maresca e Francesco Neri, Garzanti

«Il 7 dicembre 2011 i telegiornali aprono con una notizia clamorosa: dopo sedici anni di latitanza è stato arrestato Michele Zagaria, il boss più pericoloso del clan dei Casalesi. È stato catturato nella sua terra, Casapesenna, a pochi chilometri da Casal di Principe. Per stanarlo, nel sofisticato bunker che lo ospitava, sono state necessarie ruspe, martelli pneumatici e una gigantesca trivella. Quella mattina di dicembre segna la fine di una caccia lunga tre anni. A guidare l'indagine è stato un giovane e coraggioso magistrato napoletano, Catello Maresca, che ha lavorato ossessivamente per raggiungere questo obiettivo. Con la sua squadra ha raccolto migliaia di informazioni e segnalazioni, ha seguito le tracce più labili, si è calato nella mentalità dei boss latitanti e dei loro complici. È stata una partita sottile, complessa, estenuante: i capi della criminalità organizzata sono astuti e feroci, hanno moltissimo denaro, decine di complici e un efficace sistema di controspionaggio, godono di un immeritato "rispetto" fondato sulla paura che incutono, si avvalgono delle tecnologie più moderne. "L'ultimo bunker" ci fa scoprire come ragionano i boss, come si difendono e dove si nascondono: i loro rifugi sotterranei hanno raggiunto infatti una sofisticazione e un confort sorprendenti, veri status symbol del latitante di lusso. Ci fa partecipare alla vita quotidiana di magistrati, poliziotti e carabinieri. Ci guida passo passo in un'indagine meticolosa ed emozionante».

Lo Stato non ha vinto. La camorra oltre i casalesi di Antonello Ardituro, Laterza

«Il clan dei casalesi non esiste più. È stato sconfitto con l'arresto dei suoi capi e dei latitanti storici Antonio Iovine e Michele Zagaria. "Lo Stato non ha vinto" è il racconto in presa diretta di come questo è avvenuto e delle indagini condotte dal PM della DDA di Napoli Antonello Ardituro che per anni ha indagato sugli affari illeciti del clan. È lui che ha coordinato le ricerche che hanno portato alla cattura dei boss latitanti Mario Caterino, Giuseppe Setola e del capo Antonio Iovine, collaboratore di giustizia dal maggio 2014. Leggendo il suo racconto, scritto con Dario Del Porto, scopriremo come si è sgretolata la rete di comando della più potente famiglia di camorra, la trama complessa del suo sistema, i delitti, i protagonisti. Scopriremo che i casalesi hanno perso ma che lo Stato non ha vinto. Perché è stato troppe volte complice, troppe volte connivente, altre volte distratto. I boss sono in carcere, ma il groviglio delle relazioni, dei rapporti, delle trame indicibili, è ancora lì, forte. Per sconfiggere la camorra che va oltre i casalesi e continua a fare affari, non basta arrestare boss e affiliati. E neppure portargli via i beni. Il trono è vuoto ma lo Stato non ha vinto. Non ancora”.