26 aprile 1925 : nasce Ondina Peteani

Ondina è arrestata due volte dalla polizia fascista, ma entrambe le volte riesce a fuggire. Non le va altrettanto bene la terza, l’11 febbraio ‘44: arrestata durante una missione, è trattenuta nel comando SS di Trieste e poi trasferita al carcere cittadino del Coroneo.

26 aprile 1925 : nasce Ondina Peteani

“Di Auschwitz ho un ricordo stupido se si vuole - ...una sera sono andata sulla soglia della porta della baracca e c'era una lunona grande. Pensavo - la vedono anche a casa mia. Mi ha preso un'angoscia, un male fisico, una nostalgia così dolorosa della mia gente, della mia terra, di casa...”

Nata a Trieste, Ondina Peteani ha solo 18 anni quando inizia la Resistenza, eppure non ha alcun dubbio nell’offrire fin da subito il proprio supporto alla causa antifascista: operaia nei cantieri navali di Monfalcone (GO), è considerata la prima staffetta partigiana.

Ondina è arrestata due volte dalla polizia fascista, ma entrambe le volte riesce a fuggire. Non le va altrettanto bene la terza, l’11 febbraio ‘44: arrestata durante una missione, è trattenuta nel comando SS di Trieste e poi trasferita al carcere cittadino del Coroneo.

Da qui esce solo un mese più tardi, nel marzo, per essere deportata ad Auschwitz, da cui successivamente viene spostata al lager femminile di Ravensbrück.

La sua giovinezza, il ricordo di casa e la sua fibra, fisica e morale, le salveranno la vita. Trasferita nei pressi di Berlino per lavorare in fabbrica, anche qui dimostra la sua tempra, rallentando in ogni modo la produzione bellica, tanto importante per i nazisti che, anche grazie al boicottaggio e al sabotaggio da parte di tanti lavoratrici e lavoratori coatti che pure sapevano che, se scoperti, avrebbero rischiato la vita, si avviano a essere sconfitti.

Durante una ‘marcia della morte’ che dovrebbe riportarla al campo, Ondina fugge: impiegherà tre mesi abbondanti per compiere il tragitto di 1300 km che la separa da casa, dove giungerà solo nel luglio ’45.

Nel dopoguerra, Ondina Peteani è una protagonista della vita politica triestina, con il PCI, di quella sindacale e di quella culturale, nonché una testimone della lotta di Liberazione e della deportazione con ANPI e ANED.

Muore all’inizio del 2003, il 3 gennaio.

 

Per approfondire:

A. Di Giannantonio, È bello vivere liberi. Ondina Peteani, una vita tra lotta partigiana, deportazione e impegno sociale, IRSML, Trieste, 2008.

fonte: ANED - Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti