28 febbraio 1944: arresto di Franco Tedeschi

Alla memoria di Franco Tedeschi è stata dedicata, nel 2017, una pietra d’inciampo davanti all’ingresso del liceo D’Azeglio, dopo che un gruppo di studenti, coordinati da due professori, ha scoperto la sua storia e quella di Virginia Montalcini (WikiANED 12 ottobre).

28 febbraio 1944: arresto di Franco Tedeschi

Franco Tedeschi nasce a Torino il 1° febbraio 1922, fa parte di una famiglia della borghesia ebraica, la madre Emilia Bachi è una nota pianista.

Franco è iscritto al Liceo classico D’Azeglio, fra i più prestigiosi della sua città natale, ma riesce a completare solamente il primo anno, in quanto è poi estromesso dalla possibilità di frequentare le scuole pubbliche dall’entrata in vigore delle leggi razziali fasciste. In quel breve lasso di tempo, si lega al gruppo di amici di Primo Levi, tre anni più grande di lui, instaurando anche una relazione con la di lui sorella Anna Maria, che ne attenderà invano il ritorno.

Dopo l’8 settembre entra in clandestinità, ma, nonostante sia conscio del pericolo, non abbandona Torino, almeno inizialmente. Lo fa con il padre nel febbraio successivo, quando vengono arrestati in provincia di Varese mentre tentano di raggiungere la Svizzera. Rinchiuso a Varese e poi trasferito a Como, Milano e Fossoli, è infine deportato ad Auschwitz, ma la sua morte avviene il 12 marzo 1945 a Mauthausen, probabilmente a seguito di una delle terribili ‘marce della morte’ cui i prigionieri sono obbligati in occasione della smobilitazione dei campi.

Alla memoria di Franco Tedeschi è stata dedicata, nel 2017, una pietra d’inciampo davanti all’ingresso del liceo D’Azeglio, dopo che un gruppo di studenti, coordinati da due professori, ha scoperto la sua storia e quella di Virginia Montalcini (WikiANED 12 ottobre).

 

Per approfondire:

AA.VV., Gli studenti ebrei, in Scuola di Italiani, Ed. Liceo D'Azeglio, Torino, 2011.

fonte: ANED - Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti