Ben 70mila delegati animeranno una conferenza sulla crisi climatica da record

È partita ieri ufficialmente per concludersi il 12 dicembre prossimo, alla Expo City di Dubai negli Emirati Arabi Uniti, il primo COP28 Business & Philanthropy Climate Forum, la conferenza annuale promossa dalle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

Ben 70mila delegati animeranno una conferenza sulla crisi climatica da record

Tra i temi più infuocati di discussione, l'abbandono il più presto possibile dei combustibili fossili e il finanziamento della transizione energetica nei paesi in via di sviluppo.

Daranno vita alle giornate di discussione e negoziato, 70.000 delegati e i rappresentanti di 200 paesi, che si riuniranno e discuteranno sugli argomenti propri della conferenza Onu con la presidenza degli Emirati Arabi Uniti.


Nel corso del World Climate Action Summit, si terrà un Forum, l'1 e 2 dicembre alla presenza di 1.000 capi di stato, di governo, amministratori delegati di aziende, filantropi e capi delle ONG, al fine di accelerare e mostrare i progressi raggiunti sugli obiettivi climatici, sullo stato della transizione industriale attraverso dinamiche di collaborazione pubblica, privata, filantropica. Con questo primo forum che coinvolge al massimo quanti operano sui temi ambientali e climatici, in particolare gli Emirati Arabi Uniti vorranno ritagliarsi un ruolo importante, nell’intento di offrire un sostegno completo e ampio verso l'impegno di tutte le regioni del mondo.

A proposito del Forum e del ruolo più ampio da svolgere del settore privato, il presidente della COP28, Sultan Al Jaber, non certo senza toni un po’ troppo trionfalistici ha affermato che:

“siamo impegnati a ospitare una COP pienamente inclusiva e sarebbe impossibile farlo senza il contributo vitale delle nostre imprese e dei nostri dipendenti, delle comunità filantropiche. Il Business & Philanthropy Climate Forum della COP28 è una parte fondamentale dell'agenda della nostra presidenza e contribuirà a ottenere risultati concreti dai settori privato e filantropico. È giunto il momento che le imprese e i filantropi – ha concluso Al Jaber - si facciano avanti e svolgano un ruolo di primo piano nell’aiutare il mondo a raggiungere il percorso dell’azzeramento netto”.

Il Forum, tratterà di un “compendio vetrina di azione collettiva", che descriverà in dettaglio le iniziative e i risultati ad alto livello sostenuti dai quattro pilastri chiave dell'agenda d'azione COP28:

transizione energetica, finanza climatica, persone e natura, inclusione.

I decisori globali nei settori pubblico, privato e filantropico sono al lavoro per affrontare urgentemente la crisi climatica per il raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni, invertire la perdita di natura, ripristinare la biodiversità. Vediamo alcuni esempi delle iniziative che verranno presentate al Forum:

  • La Climate Investment Platform, un fondo per le tecnologie climatiche per sviluppare tecnologie climatiche già collaudate nel Sud del mondo, favorendo la riduzione delle emissioni nocive.

  • I finanziamenti Climate and Nature Moonshots, riguarderanno progetti di innovazione, concentrati sul ripristino dei coralli e le transizioni energetiche.

  • La First Movers Coalition, si impegna ad acquistare prodotti/servizi basati su tecnologie pulite per supportare la decarbonizzazione dei settori industriali ad alte emissioni.

  • The Indigenous People's Outcome, è un fondo che fornisce finanziamenti diretti alle popolazioni e alle organizzazioni indigene, per aiutarle a proteggere e ripristinare la natura e la biodiversità.

Il rappresentante speciale della COP28 per le imprese e la filantropia e presidente del Forum, Badr Jafar, ha affermato che:

“stiamo iniziando a creare progressi reali e significativi verso la transizione verde ponendo il settore privato al centro del dibattito. La nostra agenda orientata all’azione, rivolta ai principali decisori mondiali, mira a concentrarsi sugli ambiti in cui i partenariati pubblico-imprenditoriali-filantropici possono accelerare, replicarsi e espandersi, spostando il dialogo dai miliardi ai trilioni necessari”.

Jennifer Jordan-Saifi, amministratore delegato della Sustainable Markets Initiative, ha commentato:

“Un futuro sostenibile è la storia di crescita del nostro tempo. Per coglierlo, dobbiamo definire e allineare le tabelle di marcia per paese, settore e finanza. Dobbiamo anche riconoscere e celebrare i passi che leaders, aziende e investitori stanno facendo nella giusta direzione. Il COP28 Business Philanthropy and Climate Forum è un'opportunità unica per i principali decisori mondiali di lavorare con i loro colleghi per aumentare l'ambizione, valutare i progressi e sostenere lo specchio della responsabilità”.

Per quanti volessero divertirsi con le sigle delle varie organizzazioni dell’ONU così come di altri enti e governi mondiali presenti alla Cop28, ecco un ampio ventaglio:

  • il partner strategico del Forum è la Sustainable Markets Initiative (SMI). 

Altri partner del Forum includono:

  • International Finance Corporation (IFC),
  • Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - Rete di fondazioni che lavorano per lo sviluppo (OCSE netFWD),
  • World Economic Forum (WEF),
  • Asian Development Bank (ADB),
  • Africa Finance Corporation (AFC),
  • Fondazione Bill & Melinda Gates (BMGF),
  • IDB Invest,
  • Consiglio mondiale delle imprese per lo sviluppo sostenibile (WBCSD),
  •  XPRIZE.

L’importanza di questa conferenza mondiale sul clima di quest’anno, che continueremo a seguire nei momenti salienti, se volessimo per forza scomodare Monsieur De Lapalisse,

è fondamentale, non foss’altro perché davvero dalle decisioni operative che ne scaturiranno, dipenderà il futuro del nostro pianeta da ora almeno ai prossimi 30 o 50 anni.

Se questo vi sembra poco...