COVID19: Molise Acque rigetta le accuse del sindacato sulla morte del 62enne di Campomarino

DIRITTO DI REPLICA. «La Molise Acque, ancora, precisa che, sebbene la nota sindacale a cui si fa riferimento nell’articolo sia datata 23 marzo 2020 (due giorni dopo l’evento del contagio) l’Azienda aveva adottato tutto quanto necessario e prescritto dai provvedimenti delle autorità già a partire dal 20 febbraio 2020, diramando al personale tutte le necessarie informazioni sulle buone regole di comportamento anticontagio da osservare nonché fornendo apposita documentazione sulle procedure da seguire. L’Azienda, inoltre, ha aggiornato il Documento di Valutazione del Rischio (DVR), ha distribuito nelle varie sedi mascherine, guanti e prodotti igienizzanti e sanificanti ed ha attivato ove possibile lo smart working. Infine, dopo aver appreso la notizia del contagio di un dipendente, la Molise Acque ha immediatamente attivato le procedure all’uopo previste presso l’ASREM, ha isolato l’ufficio interessato e i lavoratori che avevano avuto contatti e, quindi, potenzialmente a rischio di contagio, ha sanificato gli ambienti di lavoro sia in data 15 marzo 2020 che in data 27 e 30 marzo 2020 unitamente agli autoveicoli utilizzati per servizio».

COVID19: Molise Acque rigetta le accuse del sindacato sulla morte del 62enne di Campomarino

L’Azienda Molise Acque, preliminarmente, esprime il proprio cordoglio per la recente scomparsa del proprio dipendente L.F., avvenuta in un periodo particolarmente doloroso per il nostro Paese e per il mondo intero, manifestando la propria vicinanza ai familiari e ai congiunti per la prematura perdita del loro caro.

Con riferimento all’articolo di stampa pubblicato da codesta testata giornalistica il 19 aprile 2020 dal titolo “Covid-19: muore L.F., 62enne di Campomarino. Le accuse del sindacato” la Molise Acque non può tuttavia esimersi dallo stigmatizzare quanto riportato dall’organo di stampa in relazione al triste episodio di cui trattasi nè dal precisare quanto di seguito riportato.

L’articolo di stampa riporta alcune considerazioni testualmente attribuite al sig. Antonio Amantini, sindacalista della Cgil Molise, il cui contenuto non soltanto non risulta corretto sotto il profilo delle modalità espositive utilizzate ma, soprattutto, non risulta veritiero quanto ai contenuti.

L’articolo riporta in virgolettato alcune affermazioni gravi quali: «avevamo segnalato a tutti gli organi preposti … la mancanza dei dispositive di protezione individuale per il personale della Molise Acque», «era evidente che per le caratteristiche del lavoro svolto dagli operatori della Molise Acque questi fossero ad alto rischio di infezione», «la nostra denuncia aveva delle solide basi, non aveva nessun carattere allarmistico e si basava su elementi certi» e «l’Azienda aveva sottostimato la gravità della situazione e questo è il risultato». A queste infondate affermazioni segue poi il testo di una nota del 23 marzo 2020 firmata da alcune sigle sindacali e inviata ai destinatari pure riportati nell’articolo.

Orbene, dalla lettura complessiva dell’articolo di stampa del 19 aprile 2020 si evince che vengono rappresentati all’opinione pubblica fatti e circostanze non rispondenti al vero, facendo altresì intendere che la Molise Acque non avrebbe assunto alcun provvedimento in materia di contenimento della possibile diffusione del virus Covid-19 e, al contempo, eprimendo giudizi personali del tutto destituiti di fondamento circa l’operato dell’Azienda. Al riguardo, tramite la presente nota, la Molise Acque intende rimarcare fermamente che l’Azienda: - ha posto in essere con la massima diligenza e tempestività tutti gli adempimenti previsti dai vari provvedimenti (decreti, ordinanze, ecc.) emessi dale competenti Autorità nazionali e locali; - ha immediatamente fornito al personale i necessari DPI nel pieno rispetto delle procedure contemplate dal DVR aggiornato.

Quanto precede, peraltro, risulta ben noto al sindacalista che ha rilasciato alla Vostra testata le sopra riportate affermazioni già da varie settimane prima del 19 aprile 2020. Ciononostante quest’ultimo ha ritenuto ugualmente di rilasciare le infondate dichiarazioni riportate nell’articolo.

La Molise Acque aveva infatti immediatamente riscontrato la nota del 23 marzo 2020 firmata da alcune sigle sindacali con una apposite e dettagliata nota inviata in data 26 marzo 2020, trasmettendo peraltro la medesima nota – oltre che agli stessi sindacati – anche alle altre Autorità interessate dall’intercorsa corispondenza di iniziativa sindacale (Regione Molise, Prefetture, NAS, ASREM). Pertanto, fin dal 26 marzo 2020 la sigla sindacale che ha formulato le dichiarazioni riportate nell’articolo di stampa del 19 aprile 2020 era già stata tempestivamente e puntualmente informata di tutte le attività svolte dell’Azienda per il contenimento del Covid-19.

Appare quindi a dir poco sorprendente quanto riportato nell’articolo. La Molise Acque, ancora, precisa che, sebbene la nota sindacale a cui si fa riferimento nell’articolo sia datata 23 marzo 2020 (due giorni dopo l’evento del contagio) l’Azienda aveva adottato tutto quanto necessario e prescritto dai provvedimenti delle autorità già a partire dal 20 febbraio 2020, diramando al personale tutte le necessarie informazioni sulle buone regole di comportamento anticontagio da osservare nonché fornendo apposita documentazione sulle procedure da seguire. L’Azienda, inoltre, ha aggiornato il Documento di Valutazione del Rischio (DVR), ha distribuito nelle varie sedi mascherine, guanti e prodotti igienizzanti e sanificanti ed ha attivato ove possibile lo smart working. Infine, dopo aver appreso la notizia del contagio di un dipendente, la Molise Acque ha immediatamente attivato le procedure all’uopo previste presso l’ASREM, ha isolato l’ufficio interessato e i lavoratori che avevano avuto contatti e, quindi, potenzialmente a rischio di contagio, ha sanificato gli ambienti di lavoro sia in data 15 marzo 2020 che in data 27 e 30 marzo 2020 unitamente agli autoveicoli utilizzati per servizio.

Tutto ciò in ossequio e puntuale osservanza delle procedure e dei protocolli previsti. Per queste ragioni, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di stampa, a smentita del contenuto dell’articolo del 19 aprile 2020, si chiede che codesta testata pubblichi la presente nota di rettifica con le stesse modalità con cui è stato pubblicato l’articolo di cui trattasi.

 

Covid19: Muore L.F., 62enne di Campomarino. Le accuse del sindacato