È la stampa, bellezza!

POMIGLIANO D'ARCO, LE POLEMICHE. Mettendo da parte le opinioni resta la domanda alla quale il Sindaco non ha ancora risposto: perché ha deciso di non costituirsi parte civile in un procedimento contro la camorra?

È la stampa, bellezza!

Prendiamo atto delle “dimissioni” (da cosa?) del prolifico "collaboratore" Saverio Ernesto Fiore, autore di dodici pezzi pubblicati sulla nostra testata. WordNews, giusto per fare chiarezza, è nata l’8 gennaio 2020 e sino ad oggi ha prodotto 3122 articoli. Saverio Fiore sostiene di essere un giornalista pubblicista. Sul motore di ricerca dell’Ordine dei Giornalisti non abbiamo trovato la sua iscrizione. Sicuramente siamo stati poco capaci a fare la ricerca. In caso contrario affermare di essere giornalisti (e scriverlo chiaramente sui social) equivale ad esercitare abusivamente la professione (art. 348 c.p.). Siamo sicuri, però, che non è questo il caso. Ma siccome bisogna sempre coltivare l’atrocità del dubbio, come diceva qualcuno, saremmo felici di poter ammirare il tesserino rilasciato dall’Ordine di appartenenza. 

In attesa di questo riscontro entriamo subito nel merito della questione per abbandonare le opinioni e sposare i fatti (documentati).

Il 19 maggio scorso, alle ore 17:30, il nostro validissimo collaboratore, Gennaro Ciliberto, invia un articolo (“Lo scivolone del Comune. IL COMUNE DI POMIGLIANO NON SI COSTITUISCE PARTE CIVILE IN UN PROCESSO CONTRO UN CLAN CAMORRISTICO”). Lo stesso giorno, il sottoscritto, invia (alle ore 23:13) un messaggio al Fiore per tentare di sentire il primo cittadino. «Certo domani lo chiamo e vedo venerdì perché domani mattina è a Roma e il pomeriggio c’è il consiglio comunale». L’articolo resta in attesa della pubblicazione per dare la possibilità al sindaco di Pomigliano di dire la sua. Per altri impegni lavorativi e di salute (una breve influenza) si arriva a lunedì 24 maggio. Il Fiore (alle ore 17:06) gira, sempre su WhatsApp, il numero di Gianluca Del Mastro (sindaco di Pomigliano d’Arco), con il seguente messaggio: «Gianluca ti chiamerà poi, penso, appena si libera». Non abbiamo mai ricevuto la telefonata del primo cittadino.

Abbiamo atteso un giorno e mezzo invano. Del Sindaco nemmeno l’ombra si è manifestata. Mercoledì 26 siamo noi a chiamarlo per raccogliere il suo punto di vista. Non ha mai risposto alle nostre telefonate e nemmeno ha richiamato. Nel frattempo, in attesa del primo cittadino, abbiamo contattato – sempre lo stesso giorno (26 maggio 2021) - in ordine: Vito Fender (Rappresentate di Rinascita, la coalizione che esprime un consigliere comunale) che non ha risposto (e nemmeno ha richiamato); Felice Romano (Pomigliano Indignata) che nel nostro articolo abbiamo definito collega. Per Fiore (“poi mi dici quando è giornalista”) il Romano non è un collega; Salvatore Cantone della FAI. Chi dovevamo sentire ancora? Dovevamo riportare le affermazioni del Fiore? Cosa e chi rappresenta il Fiore? “Faccio parte dello staff del sindaco”. Noi abbiamo dato la possibilità al primo cittadino di dire la sua. I due articoli sono usciti mercoledì 26 maggio (il primo alle ore 19:04 e il secondo alle ore 19:40). Ad oggi restano le strumentali polemiche. Mancano le risposte del sindaco di Pomigliano d’Arco.

Subito dopo inizia la tempesta di parole vuote e senza senso. Al sottoscritto e, soprattutto, al validissimo collaboratore Gennaro Ciliberto cominciano ad arrivare vere e proprie invettive (altro che “chiedo lumi”): «Un colpo basso, non me lo aspettavo. Poi mi dici da quando è giornalista Felice Romano. L’articolo non è completo per ciò che ti avevo riferito. Le cose della città (l)e so io non che chiami due esaltati lacchè che hanno perso le elezioni. Non hai avuto fiducia in me. Mi spiace.»

La lezione di giornalismo

«Caro direttore – ha scritto il Fiore -, il sindaco di Pomigliano attraverso la mia persona (cosa e chi rappresenta ufficialmente il Fiore? È l’addetto stampa del Comune o del Sindaco di Pomigliano?, nda)  ha tentato di mettersi in contatto con te dal 20 maggio (quando, dove, come???, nda) e per ben due volte, tu dov’eri? Se ci tenevi davvero ad ascoltare l’altra “campana”, quella del sindaco, avresti potuto saltare anche me avvisando la sua segreteria, o perlomeno saresti andato al comune come fanno tutti i giornalisti (sicuramente iscritti presso l’Ordine di appartenenza, nda) quando devono intervistare il primo cittadino su temi delicati. Ah ma forse non ti era possibile perché abiti a 500km da Pomigliano (per l’esattezza 104,9 km, nda). Quindi avresti dovuto avere ancora più cura nel redigere l’articolo ascoltando e dando spazio a tutte le campane, non ad una sola come hai fatto tu (una sola?, nda).»

Mettendo da parte le opinioni resta la domanda alla quale il Sindaco non ha ancora risposto: perché ha deciso di non costituirsi parte civile in un procedimento contro la camorra?

Restiamo in trepidante attesa.     

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