La camorra decide in cinque minuti e lo Stato cosa aspetta?

Oggi, come ieri, i clan di camorra che da anni sono distributori di voti sono punto riferimento del degrado sociale.

La camorra decide in cinque minuti e lo Stato cosa aspetta?

Questa pandemia non ha fatto che rafforzare quelle famiglie di camorra,che nell'emergenza raccolgono il  consenso. Era avvenuto negli anni Ottanta con il terremoto, quando il boss di camorra Cutolo divenne un "benefattore" ed un ufficio di collocamento, ma tutto perché una politica collusa lo appoggiava e lo delegò ad essere intermediario tra terroristi e servizi segreti.

Oggi, come ieri, i clan di camorra che da anni sono distributori di voti sono punto riferimento del degrado sociale. Mentre il governo dedice come aiutare e sfamare il popolo, la camorra in cinque minuti dà il via ad una distribuzione di pacchi alimentari e denaro, proventi di estorsione e affari illeciti.

Questi camorristi avranno ora un segno di riconoscenza in coloro che li osanneranno come salvatori e benefattori oltre ad divenire un modello da emulare. Una immagine distorta dei camorristi, criminali pronti ad uccidere che fanno uso della violenza per determinare il loro potere. E mentre la camorra interviene nell'emergenza povertà sociale, un'altra costola della stessa camorra organizza sommosse fuori alle carceri per chiedere la libertà dei detenuti, tutto per destabilizzare,

Questa volta il compito è affidato alle donne di camorra che, mentre i congiunti sono in detenzione, seguono gli affari criminali continuando a mantenere il presidio nella propria zona e a fare da portavoce del volere dei boss. Ma in tutto questo c'è la debolezza di uno Stato,del sistema giudiziario e di quei legislatori che restano fermi nel non adeguare le leggi.

E mentre il procuratore capo della DNA Cafiero de Raho lancia l'allarme e gli organi inquirenti si organizzano per le indagini, la camorra ha già consegnato i pacchi e riscosso il consenso.