BASTA CON LE CAZZATE

ARRESTO (FARSA) DI MATTEO MESSINA DENARO. Dove sono i legami istituzionali? Le nostre interviste.

BASTA CON LE CAZZATE

Sull'arresto di Matteo Messina Denaro restano forti dubbi. Noi continueremo a realizzare delle interviste per cercare di comprendere il pensiero di chi la pensa diversamente.

Soprattutto nel Paese orribilmente sporco e pieno di misteri (poco misteriosi).

«La lotta alla mafia deve essere una cosa seria, una priorità nell’agenda politica italiana. Mi batterò fino alla fine per fare in modo che tutti coloro i quali si sono macchiati di reati di mafia paghino fino all'ultimo dei loro giorni. Non esistono sconti. Nessuna resa può essere barattata con situazioni del genere.»

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«Questo Paese dovrebbe processare sé stesso. Grazie a queste connivenze è morto mio padre e sono morti giornalisti, poliziotti, carabinieri, magistrati. Se non siamo pronti a questo evitiamo di batterci il petto e di piangere le vittime di mafia. Non possiamo continuare a stare con due piedi in cento scarpe.»

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«Ci sono accordi politici. Lo abbiamo ascoltato tutti Baiardo». Qualcuno ha anche detto che la mafia è stata sconfitta: «Sono tutte cazzate».

- «L'arresto di Messina Denaro è una sceneggiata»

«Potrebbe ripetersi. Potrebbero cominciare a vendicarsi, come ha fatto Riina. Se non escono dal carcere temo possa succedere qualcosa di brutto, perché questi si vendicano. Non solo soli, fuori hanno ancora tutto il clan.»

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«Oggi si parla di centri occulti di potere, attraverso i colletti bianchi, per controllare interi sistemi produttivi. E, quindi, questo vuol dire dare il via libera alla corruzione, all'evasione. Alle mafie. Così come è scritta la norma dell'ergastolo ostativo va a svantaggiare, va completamente a disincentivare la collaborazione con la giustizia.»

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PRIMA PARTE:

Parla Ingroia: «Matteo Messina Denaro si è fatto arrestare»

SECONDA PARTE:

«Il gelataio Baiardo è il messaggero dei Graviano»

TERZA PARTE:

Lotta alla mafia, Ingroia: «Vedo un rischio serio di allentamento»

QUARTA PARTE:

Ingroia: «Chi viene arrestato viene sempre ammanettato»

 

"Chi ha coperto il latitante?"

 

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Ci restano le monete

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30 anni dopo: la benedizione sui candidati dei condannati per mafia

 

Un Paese al contrario

 

L'INTERVISTA a Salvatore Borsellino

PRIMA PARTE. «Borsellino: «gli assassini di mio fratello sono dentro lo Stato»

SECONDA PARTE. «Chi ha ucciso Paolo Borsellino è chi ha prelevato l’Agenda Rossa»

TERZA PARTE. Borsellino «L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto» 

 

L'INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO

Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»

Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»

Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»

Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»