La distrazione di massa

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Avevo deciso di non commentare la morte della regina Elisabetta II d'Inghilterra. Poi ho deciso di farlo, con pacatezza.»

La distrazione di massa
ph Il Messaggero

Non lo ritengo un evento di grande rilievo sul piano politico e per gli equilibri internazionali. Credo che alla sua dipartita tutti fossero preparati: 96 anni è un traguardo che ognuno di noi vorrebbe raggiungere.
Che si esprima cordoglio è assolutamente umano e doveroso, ciò che mi appare sopra le righe è la amplificazione mediatica alla quale assistiamo da giorni.

Sappiamo ogni particolare di quanto accaduto e di quanto accadrà sino al giorno dei funerali.
Il cerimoniale spiegato fin nei dettagli.

Si discute del comportamento e dell'umore dei familiari, nonchè del contenuto, ancora segreto, del testamento. Tutto ciò è importante? No. Di certo non lo è per i cittadini italiani.
La comunicazione globale è diventata uno strumento di distrazione di massa. Un modo per far dimenticare i gravi problemi che affliggono l'umanità, i poveri e i diseredati. Per far dimenticare le responsabilità dei governanti. Lascerei agli inglesi le loro tradizioni, cultura, costumi, folclore.

E mi rammarico per il fatto che vengano ancora chiamati "sudditi"!

Considero la monarchia una istituzione ampiamente superata dalla storia. In Italia, per fortuna, abbiamo la Repubblica, e una Costituzione tra le migliori del mondo.
Abbiamo l'art.139 che stabilisce: "La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale".

Purtroppo abbiamo anche una classe politica, per larga parte indegna, che ha disatteso molti dei princípi contenuti nella Costituzione.
E su questo sarà doveroso tornare.