Salvatore Borsellino: «c’è stato il sigillo definitivo a questo patto di sangue»
LA RIFLESSIONE. «E’ cambiato qualcosa da ieri, dopo una sentenza della cassazione che ha sancito l’autoassoluzione dello Stato e della mafia, anzi dello Stato-mafia, si è rafforzata dentro di me quella percezione che forse mai avevo voluto confessare a me stesso e che mi ha portato in questi anni combattere per una Giustizia che dentro di me sapevo che non sarebbe mai arrivata.»
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Da oggi non mi sentirete più parlare di Trattativa perché non di trattativa si é trattato ma di complicità, di complicità tra la mafia e lo Stato, e mi sembra oggi inutile aggiungere l’aggettivo deviato.
Mafia e Stato che nel progettare e attuare le stragi in cui, insieme a tante altre vittime innocenti, è stata spezzata anche quella di mio fratello, hanno agito di concerto, da complici quali sono sempre stati, da Portella della Ginestra in poi e attraverso le tante stragi, di Stato, che hanno segnato la vita del nostro disgraziato paese, fino al definitivo : “…grazie a loro c’eravamo messi il paese nelle mani”.
Ieri, con la sentenza della Cassazione, c’è stato il sigillo definitivo a questo patto di sangue.
Non ci son colpevoli perché è lo Stato stesso, quello che dovrebbe amministrare la Giustizia, ad essere colpevole.
Lo Stato si autoassolve ed assolve anche i suoi complici.
GIUSTIZIA È FATTA.
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