LA GUERRA MODERNA

L'OPINIONE. «Si creano distrazioni di massa come la discussione sull'aborto o sul 25 aprile».

LA GUERRA MODERNA
Foto di Vilius Kukanauskas da Pixabay


 

Osservando la realtà attuale, specie se usiamo gli occhiali imposti dalla comunicazione dominante, sembrerebbe di vivere come nella bella époque di inizio del secolo scorso.

Tutto era splendente, allegro, apparentemente un mondo positivo che prometteva un futuro radioso.

Improvvisamente, per motivi mai chiariti dagli storici, le tensioni sociali aumentarono e quello che sembrava impossibile scoppiò all'improvviso. Una strage immane con milioni di morti ed intere generazioni spazzate via o mutilate.

Probabilmente era entrato in crisi l'impero austroungarico, erano aumentate le tensioni sociali legate alla rivoluzioni industriali in tutta Europa e, quindi, veniva messo in discussione un ordine sociale ed economico per cui si crearono le condizioni di guerra nel tentativo di diluire, nella tragedia, le forze che cercavano di imporsi per un cambiamento sociale.

La seconda guerra mondiale ebbe i suoi presupposti nelle condizioni imposte dal trattato di Versailles, così come affermò Keynes che a quelle trattative partecipò, e nella crisi economica del 1929

Ora abbiamo una comunicazione che cerca di marginalizzare la drammatica situazione che stiamo vivendo. Siamo invasi da pubblicità di auto, computer, cibo, ecc, da uno scintillio di programmi che ci vogliono spingere verso realtà apparentemente felici.

Si creano distrazioni di massa come la discussione sull'aborto o sul 25 aprile.

Abbiamo un impero in crisi che pensa di dover resistere fomentando guerre e divisioni ed altri imperi nascenti che non vogliono farsi schiacciare. Accanto a ciò ci sono due crisi enormi che non si riesce a controllare: la crisi ecologica e quella demografica.

Siamo ormai circondati da guerre e ci partecipiamo ancora in modo indiretto. Fino a quando in modo indiretto? Tutta l'atmosfera tende a rendere ineluttabile il riarmo che prelude la guerra.

Guerra che sarà la fine dell'umanità.

È meglio non pensarci e continuare a vivere perché è impossibile che questo accada o è meglio cercare di impegnarci ad evitare l'escalation che le solite lobby di potere fomentano tramite il controllo politico , economico e della comunicazione?

Non sfugiamo a questo interrogativo perché riguarda il nostro futuro e quello delle future generazioni, se ci saranno.

L.P.

 

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